Governo Usa contro Huawei: Sprint e SoftBank chiudono col vendor cinese

di Alessandra Talarico |

La decisione è stata resa nota da Mike Rogers, presidente della House intelligence committee, che lo scorso ottobre ha reso pubblico un rapporto secondo cui i vendor cinesi costituirebbero un pericolo per la sicurezza nazionale.

Stati Uniti


Huawei Technologies

L’operatore americano Sprint Nextel e il suo acquirente, la giapponese SoftBank, hanno entrambi acconsentito a non usare gli impianti di Huawei e hanno anche assicurato che sostituiranno le tecnologie del vendor cinese nella rete dati di Clearwire, che Sprint sta per acquisire.

 

La decisione è stata resa nota da Mike Rogers, presidente della House intelligence committee, la commissione del congresso statunitense che lo scorso ottobre ha reso pubblico un rapporto secondo cui i vendor cinesi, agendo per conto del loro Governo, costituirebbero un pericolo per la sicurezza nazionale (Leggi articolo Key4biz).

Le stesse assicurazioni saranno rese dinanzi alla Committee on Foreign Investment che vigila sulle acquisizioni straniere di aziende Usa.

 

All’indomani della pubblicazione del Rapporto, Sprint aveva immediatamente indicato che non avrebbe usato i sistemi di rete Huawei a causa delle preoccupazioni espresse dal Congresso: il Ceo Dan Hesse, aveva spiegato che la sua azienda “è un fornitore del Governo Usa” e che, a parte questo, non utilizzerebbe “apparecchiature che sollevassero dubbi relativi alla sicurezza”.

Il Ceo di Softbank, Masayoshi Son aveva affermato di essere “consapevole della delicatezza della questione” e assicurato di essere pronto a rispettare “qualsiasi decisione del Governo” in tal senso, ponendo quindi fine ai suoi rapporti commerciali con i gruppi cinesi.

Secondo i dati forniti da Bloomberg, circa il 10% degli investimenti del gruppo giapponese vanno a Huawei e ZTE.

 

Sprint sta negoziando col Governo Usa un cosiddetto ‘accordo per la sicurezza delle rete’ che includerà anche una clausola relativa alla scelta dei fornitori di apparecchiature di rete.

Lo stesso accordo è stato raggiunto con Deutsche Telekom, che negli Usa controlla T-Mobile, e Level 3.