Scuola digitale, primato della Thailandia: dal governo, 9 milioni di tablet gratuiti per gli studenti

di Raffaella Natale |

Si tratta della più grossa operazione mai realizzata da un governo per l’istruzione digitale mentre in Italia il Decreto Crescita 2.0 mette i tablet a carico delle famiglie, promettendo solo un risparmio sul prezzo.

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La Thailandia distribuirà gratuitamente 1,7 milioni di tablet ai suoi studenti, nell’ambito di una delle più importanti operazioni del genere nel mondo.  

Surapol Navamavadhana, consigliere del Ministero delle Tecnologie dell’Informazione, ha dichiarato che il mese prossimo il governo avvierà delle aste elettroniche per comprare le ‘tavolette’ destinate agli allievi delle scuole primarie e secondarie, impegnando un budget di oltre 4 miliardi di bath (150 milioni di euro). Altri 54 mila tablet verranno consegnati agli insegnanti.

“Si tratta della più grande dotazione di tablet mai avvenuta nel mondo prevista dal governo per l’istruzione“, ha assicurato Navamavadhana e l’obiettivo è di arrivare a distribuirne 7 milioni in più nel 2014.

 

La Thailandia va oltre anche a quanto fatto in Italia col Decreto Crescita 2.0 con il quale è stata limitata di molto la portata delle precedenti norme, introducendo un sistema molto graduale per l’adozione dei libri digitali nelle scuole mentre, per quando riguarda i dispositivi, si stabilisce che “la scuola assicura la disponibilità dei supporti tecnologici necessari alla fruizione dei contenuti digitali”, ma con spesa a carico delle famiglie ‘entro limiti specifici’.

 

All’asta in Thailandia parteciperanno nove aziende. I Paesi coinvolti sono, Cina, Germania, India e Paesi Bassi.

Lo scorso anno il governo aveva già distribuito 850 mila device acquistati da una società cinese per 2,2 milioni di baht.

 

Il progetto ‘Un tablet per bambino’ rientrava nel Programma elettorale del Primo Ministro Yingluck Shinawatra insieme ad altre misure come l’aumento del salario minimo, già realizzato. Proposte che l’attuale opposizione aveva definito populiste.

I tablet, di proprietà delle scuole, potranno essere portati a casa dagli studenti, ma il governo ha raccomandato a docenti e genitori di assicurarsi che non ne abusino per motivi diversi dallo studio.