Rapporto Assinform: ‘In Italia necessario processo di rigenerazione per ripartire’. Intervista ad Annamaria Di Ruscio (NetConsulting)

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a cura di Raffaele Barberio

Italia


L’Italia procede ancora troppo lentamente nell’innovazione. Dalle anticipazioni sul Rapporto Assinform 2013, realizzato in collaborazione con NetConsulting e presentato oggi a Milano, emerge un quadro desolante: nel 2012 l’economia digitale è cresciuta del 5,2% nel mondo, arrivando a coprire quasi il 6% del PIL, mentre in Italia è in calo dell’1,8% (Leggi Articolo Key4biz). La gravità della situazione evidenzia la necessità di urgenti provvedimenti, legislativi e tecnologici. Ne abbiamo parlato con Annamaria Di Ruscio, Partner e Direttore generale di NetConsulting, che stamani ha illustrato i dati del Rapporto.

 

 

 

Key4b.   Qual è lo stato dell’arte del mercato italiano che presentate con il Rapporto odierno?

 

Annamaria Di Ruscio.  Il rapporto 2013 fotografa la trasformazione del mercato, con un passaggio fondamentale: da ICT a Global Digital Market. E’ un mercato che in tutto il mondo, e quindi anche in Italia, è caratterizzato dalla compresenza di tre economie.

 

 

Key4b.   Possiamo articolarlo?

 

Annamaria Di Ruscio.  La prima è quella reale in cui le economie emergenti trainano la crescita.

La seconda è quella digitale con una popolazione internet che supera i 2,5 miliardi di navigatori (su una popolazione mondiale di oltre 7 miliardi), con 6,55 miliardi di linee di telefonia mobile (di cui 1,55 miliardi di utenti di banda larga mobile, che crescono del +41%), con oltre 6,5 miliardi di oggetti connessi, che alimentano l’internet delle cose.

Infine, la terza è quella dei Social network che racchiude oltre il 20% della popolazione totale e il 57% degli utenti internet. Con l’area dell’Asia-Pacific che rappresenta il 43% del totale. Social Network che sono sempre più fruiti in modalità mobile e che indirizzano le attività più disparate: blogging, relazioni professionali, conversazioni, messaggistica, condivisione interessi, foto, consigli su shopping e turismo…

 

 

Key4b.   Quanto pesa realmente il Global Digital Market?

 

Annamaria Di Ruscio.  Il Global Digital Market cresce nel mondo del 5,2%, in ulteriore accelerazione rispetto al 2011. Trascinato dai contenuti e pubblicità digitale, dai nuovi dispositivi (in primis Smart tv +46%, tablet +97%), da soluzioni software centrate su Internet of Things (l’Internet delle Cose con +40%), Social SW (+17%) e servizi ICT che si appoggiano sulla crescita del Cloud e sulle TLC mobili.

 

 

Key4b.   Cosa genera in Italia l’incontro di queste tre economie?

 

Annamaria Di Ruscio.  Le tre economie si riscontrano anche in Italia, con un’economia reale che decresce ancora nel 2013 e forse riprende a crescere nel 2014. Con un’economia digitale contraddistinta da un incremento del numero di smartphone superiore al tasso di crescita mondiale (+62%), un numero di utenti internet pari al 68% della popolazione (+6,2%) e un numero di oggetti connessi vicino ai 5 milioni (+22%). Infine, con un’economia dei social network che raggiunge quasi i 18 milioni di utenti e un numero di social network per utente pari a 2,95.

 

 

Key4b.   Che incidenza ha in Italia l’avvento dei nuovi device?

 

Annamaria Di Ruscio.  È un’Italia in cui il mercato dei tablet ha superato i 2 milioni di unità vendute, con una crescita a tre cifre, a fronte di una riduzione delle vendite di PC del 14%. Il mercato degli smartphone in valore è pari a tre volte il mercato dei cellulari tradizionali. Le Smart tv sfiorano il miliardo di euro in valore, con crescite superiori al 30%.

 

 

Key4b.   Parliamo di Software, un settore dove l’Italia ha contato…  

 

Annamaria Di Ruscio.  Il mercato delle soluzioni SW on premise si appoggia sulle aree della sicurezza e delle migrazioni verso il Cloud. Mentre il SW applicativo vede spostarsi la domanda dalle soluzioni orizzontali e verticali a quelle dell’eCommerce, del Social SW, dell’IoT. I servizi ICT e di rete si contraddistinguono per una polarizzazione verso i servizi di Data center e di Cloud computing, per servizi di rete mobile e fissa, in cui la forte battaglia dei prezzi e la conseguente infedeltà dei clienti sono bilanciati da nuovi servizi a valore aggiunto e nuove proposte a banda larga. L’IoT è un mercato che supera i 1.200 milioni di euro, con una crescita del 18%. Caratterizzato in particolare dal mercato Automotive e Smart Grid.

La risultante è una progressiva polarizzazione della domanda, Consumer e business, verso servizi e prodotti innovativi a scapito di quelli più tradizionali. L’effetto combinato è una decrescita del -1,8%.

 

 

Key4b.   E allora da dove ricominciare?

 

Annamaria Di Ruscio.  Le speranze sono legate a processi d’innovazione di prodotti e servizi per le imprese utenti, necessarie a rafforzare la competitività sui mercati globali, attraverso i nuovi modelli di Go-to-Market dettati dal Social, attraverso IoT e il weareable computing. Quest’ultimo può essere importante per il Made in Italy e per l’industria manifatturiera; si pensi, ad esempio, alla trasformazione che una grande impresa come la General Electric sta conducendo proprio grazie all’Internet industrial. Il mio pensiero va anche a un modello di Cloud che consenta la necessaria agilità, flessibilità e velocità a un’infrastruttura aziendale ICT ancora oggi troppo irrigidita dalle incrostazioni e stratificazioni del passato. Le aziende hanno bisogno di liberare da quel 70%-80% di budget ICT che oggi è drenato dalla spesa di funzionamento, le risorse per fare innovazione.

 

 

Key4b.   E l’Agenda digitale?

 

Annamaria Di Ruscio.  Le speranze sono anche legate a un’Agenda digitale che sia davvero motore di trasformazione non solo all’interno della Pubblica Amministrazione, ma anche delle relazioni con l’ecosistema d’imprese e cittadini.

Il sistema dell’offerta è chiamato a un profondo percorso di trasformazione, che deve coinvolgere anche il posizionamento sul mercato (non solo italiano, ma sempre più anche europeo ed internazionale) delle relazioni tra fornitori, per creare nuove catene del valore, delle competenze che sono sempre da aggiornare e da riqualificare. Ma abbiamo bisogno anche di nuove assunzioni… un obiettivo non facile con i margini che si contraggono e i flussi di cassa e finanziari in sofferenza.

Infine ci vogliono regole certe tra le parti (domanda e offerte, ma innanzitutto pagamenti in tempi certi, ad esempio).

 

 

Key4b.   Di cosa abbiamo bisogno per ripartire?

 

Annamaria Di Ruscio.  Il nostro Paese, noi tutti, abbiamo bisogno di un profondo processo di rigenerazione e cambiamento. I segnali ci sono. Vanno portati a sistema. Da ciascuno di noi.