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Agenzia per l’Italia digitale: ecco lo Statuto che rende pienamente operativo l’Ente

Italia


Disponibile lo Statuto dell’Agenzia per l’Italia digitale, approvato l’8 marzo con decreto del Presidente del Consiglio su iniziativa dei ministri Corrado Passera, Filippo Patroni Griffi, Francesco Profumo e Vittorio Grilli. Lo Statuto è stato inviato alla Corte dei Conti per la necessaria registrazione.

 

Lo Statuto, nel disciplinare l’organizzazione e le modalità di gestione dell’Agenzia, diretta da Agostino Ragosa, consente l’operatività del nuovo Ente, chiamato a gestire in modo unitario e coordinato  i processi di digitalizzazione e di ammodernamento delle amministrazioni pubbliche, così da assicurare la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’interoperabilità dei sistemi informativi pubblici, l’efficace erogazione dei servizi digitali ai cittadini e alle imprese e la razionalizzazione della spesa informatica.

 

Ma non solo, tra le altre funzioni, l’Agenzia promuove anche  la definizione e lo sviluppo di grandi progetti strategici di ricerca e innovazione connessi alla realizzazione dell’Agenda digitale italiana e in conformità al programma europeo Horizon2020, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle comunità intelligenti, la produzione di beni pubblici rilevanti, la rete a banda ultralarga, fissa e mobile, tenendo conto delle singole specificità territoriali e della copertura delle aree a bassa densità abitativa, e i relativi servizi, la valorizzazione digitale dei beni culturali e paesaggistici, la sostenibilità ambientale, i trasporti e la logistica, la difesa e la sicurezza, nonché al fine di mantenere e incrementare la presenza sul territorio nazionale di significative competenze di ricerca e innovazione industriale.

 

Il prossimo step è adesso quello della nomina del Comitato d’indirizzo che dovrebbe essere imminente, sempre dopo il passaggio in Corte dei Conti dello Statuto dell’Agenzia.

Il Comitato d’indirizzo, presieduto da Ragosa, è composto da un rappresentate della Presidenza del Consiglio, uno del MiSE, uno del MIUR, uno Ministero per la PA, uno dell’Economia e due della Conferenza Unificata, in possesso dei requisiti di qualificazione professionale previsti dall’art. 21, comma 2, del decreto istitutivo. Il Comitato ha poteri di programmazione, indirizzo e regolazione dell’attività dell’Agenzia.

 

Ieri, a margine della presentazione dei tre bandi MiSE e MIUR per l’innovazione nelel regioni della convergenza (Leggi Articolo Key4biz), Ragosa ha annunciato che entro il 2014 partirà in Italia l’Anagrafe nazionale delle persone (Anp) che conterrà tutti i dati dei cittadini, anche quelli sanitari, giudiziari o riguardanti l’istruzione.

L’Anp permetterà un accesso più immediato alle informazioni da parte degli enti pubblici e agli utenti di poter adempiere alcune formalità amministrative, come il cambio di residenza, direttamente dal web.

Un cambiamento importante, come ha sottolineato lo stesso Ragosa, che viene chiesto anche dall’Unione europea per armonizzare i sistemi e facilitare l’accesso ai dati.

 

Soddisfazione da parte di Roberto Sambuco, Capo dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo economico, che ha dichiarato a Key4biz: “L’Anagrafe nazionale delle persone è un elemento centrale del disegno di legge contenuto nel Decreto Crescita 2.0, in quanto getta le fondamenta per avere l’identità digitale dei cittadini e permettergli di usufruire di tutti i servizi, dalla sanità all’istruzione, alla giustizia“.

 

Per maggiori informazioni:

Statuto dell’Agenzia per l’Italia digitale

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