Il CEPS ed EUBrasil guardano al futuro delle relazioni Europa-Brasile

di Agostilia Milita |

Riguardo le relazioni Europa-Brasile, la possibilità di un accordo con l'Unione Europea è frenata da una parte dalla politica protezionistica del Mercosul, il mercato comune dell'America Latina, e dall'altra dalla lobby europea per l'ambito agricolo.

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Unione Europea e Brasile

Il CEPS (Centre for European Policy Studies), ha organizzato l’evento “The Brazil-EU Strategic Partnership: Realities and Potentials” a Bruxelles, proponendo un’approfondita analisi dello stato attuale e delle prospettive di sviluppo delle relazioni tra l’Unione Europea e il Brasile.

Dopo un periodo di prosperità con la Presidenza di Lula, il Brasile si trova in un momento di stagnazione e isolamento. La crisi economica e finanziaria globale ha portato il governo verso misure di tutela del mercato interno, con forti spinte al sostegno del credito interno a supporto dei consumi. L’industria si è così ripiegata sul mercato interno, trascurando una visione più competitiva a livello internazionale, spiega Alfredo Valladão, della facoltà di Scienze Politiche di Parigi e Presidente del Board di EUBrasil. Riguardo le relazioni Europa-Brasile, la possibilità di un accordo con l’Unione Europea è frenata da una parte dalla politica protezionistica del Mercosul, il mercato comune dell’America Latina, e dall’altra dalla lobby europea per l’ambito agricolo che è restia a concessioni per quanto riguarda questo settore.

I tempi non sono ancora maturi per un trattato di libero scambio con l’Europa, sostiene Renato Flores, Getulio Vargas Foundation, perchè l’atteggiamento conservatore del Brasile nei riguardi della liberalizzazione dei servizi non consente ancora la conclusione di un accordo proficuo. D’altra parte, anche per l’Europa non sembra il momento più adatto ad un accordo con il Mercosul visto che si trova ad affrontare situazioni complesse di governance al suo interno, come, ad esempio, le recenti elezioni in Italia o il referendum del Regno Unito sulla permanenza in Europa.

Se oggi non si è vicini ad un accordo di libero scambio, è comunque importante ricordare che il Mercosul in passato ha aperto alcuni settori, come le telecomunicazioni, in cui operano grandi operatori europei come Telefonica, Telecom Italia e Vodafone.

La difficoltà di un accordo commerciale tra Mercosul ed Europa motivi economici e politici è sottolineata anche da Carlo Pettinato, Commissione Europea.

Luigi Gambardella, Presidente di EUBrasil, invita a focalizzarsi sulle soluzioni per incrementare gli scambi tra Europa e Brasile, anche con più attenzione ai servizi necessari sia alla crescita che all’innovazione del paese e si sofferma sull’importanza di accordi a livello europeo più che a livello di paese.

Interessante il confronto tra la regione sudamericana e quella asiatica proposto da Jack Pelkmans, Senior Research Fellow – CEPS, che evidenzia uno spirito più competitivo e meno protezionistico nel dialogo con l’Europa di quest’ultima rispetto al Sudamerica.

Michael Emerson, Associate Senior Research Fellow – CEPS, ha introdotto gli interventi di Cinzia Alcidi, CEPS,  Paul de Grauwe, Università di Leuven, Vera Thorstensen, Getulio Vargas Foundation. Il punto di vista dell’Unione Europea è stato espresso da Peter Bekx, Direttore della DG ECFIN della Commissione Europea.

Hanno partecipato all’incontro anche Ricardo Neiva Tavares, Ambasciatore del Brasile presso l’Unione Europea. Christian Leffler, Managing Director per l’America dello European External Action Service, Vital Moreira, Parlamentare Europeo, Presidente del Comitato per il Commercio internazionle del Parlamento Europeo.

 

I documenti presentati sono disponibili sul sito www.ceps.eu.