Wind: giù i ricavi. Il taglio alle tariffe di terminazione impatta sui risultati 2012

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I ricavi da servizi registrano un calo del 4,2% a 5.053 milioni di euro e i ricavi da servizi mobili subiscono una diminuzione del 4,5%. Crescono invece del 41,3%i ricavi da internet mobile.

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Wind

Wind chiude il 2012 con ricavi totali di 5.427 milioni di euro in calo del 2,6% rispetto al 2011 (ma in aumento del 2,1% al netto dell’impatto del taglio della tariffa di terminazione mobile).

Sempre per effetto del taglio della tariffa di terminazione mobile, i ricavi da servizi registrano un calo del 4,2% a 5.053 milioni di euro e i ricavi da servizi mobili subiscono una diminuzione del 4,5%. I ricavi dati del mobile registrano invece una performance positiva con un aumento dei ricavi da internet mobile del 41,3% e un aumento del 9,3% dei ricavi da messaggi.

 

Nel segmento fisso, i ricavi da servizi scendono del 3,6%, a fronte di un aumento del 5,0% per i ricavi broadband e del 9,9% per quelli broadband ULL.

 

L’EBITDA al 31 dicembre 2012 si attesta a 2.063 milioni di euro con una diminuzione rispetto al 2011 del 2,7% dovuta principalmente all’effetto sui ricavi del taglio della tariffa di terminazione mobile parzialmente compensata dalle iniziative di risparmio sui costi attuate nel periodo. Il margine EBITDA rimane stabile al 38%.

 

Gli investimenti nel corso del 2012 si sono attestati a 905 milioni di euro, escludendo i costi capitalizzati per l’acquisto delle frequenze LTE pari a 95 milioni, e si sono concentrati sull’ampliamento della copertura HSPA+ e sul miglioramento della capacità di backhauling. Il Cash Flow Operativo (EBITDA – CAPEX) è cresciuto del 2,8% rispetto al 2011.

 

La base clienti mobile è cresciuta del 3% a 21,6 milioni di clienti. L’ARPU mobile si attesta sui 14,4 euro con un ulteriore incremento della componente dati, in crescita rispetto all’anno precedente dell’11,9%, a 3,9 euro raggiungendo il 27% dell’ARPU totale a dimostrazione della sempre maggiore importanza di questo segmento di mercato ulteriormente rafforzato dalla crescente diffusione di smartphone e tablet.

 

Nella telefonia fissa, la base clienti totale decresce dell’1,0% a 3,1 milioni di utenti, mentre aumenta del 2,8% la clientela ULL e del 5,6% la clientela ULL broadband. L’ARPU della telefonia fissa si attesta a 31,2 euro, in decrescita rispetto al 2011. L’ARPU internet broadband si attesta a 18,8 euro in diminuzione del 2,5%.