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La Ue per gli eSkills. Roberto Sambuco: ‘L’occupazione giovanile riparta dall’Agenda digitale’

Europa


In un momento in cui i tassi di disoccupazione in Europa hanno raggiunto livelli allarmanti, la Commissione europea ha deciso di varare una ‘Grande Coalizione‘ per l’occupazione nel settore digitale, per contribuire a occupare i 900.000 posti vacanti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) previsti in Europa entro il 2015.

 

Si tratta di un’iniziativa che punta sul coinvolgimento delle imprese del settore, delle amministrazioni pubbliche, dei settori della formazione e dell’istruzione e volta a invertire una tendenza preoccupante: malgrado, infatti, i posti di lavoro nel digitale aumentano ogni anno di circa 100.000 unità, il numero di nuovi laureati e di lavoratori qualificati nel campo delle ICT non riesce a coprire questo fabbisogno: si prevede che alla fine di quest’anno circa un milione di opportunità lavorative in ambito ICT non potrà essere soddisfatta proprio a causa della mancanza  delle necessarie capacità. Un vero paradosso, mentre l’Europa continua a perdere competitività di fronte ai concorrenti internazionali, che fanno leva su una maggiore sinergia tra le imprese, le università, il settore pubblico.

 

Il Commissario Ue Neelie Kroes ha presentato l’iniziativa insieme ai Digital Champions dei diversi Stati membri. Per l’Italia, quindi, è intervenuto Roberto Sambuco, Capo Dipartimento Comunicazioni del Governo italiano, che ha firmato insieme al Commissario Kroes un articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore, in cui ha sottolineato un punto molto importante, e cioè che “bisogna uscire dallo stereotipo che Internet distrugge posti di lavoro: Internet è fonte di occupazione. L’economia digitale può rafforzare in modo determinante la competitività dei nostri sistemi economici, favorendo più benessere, maggiori diritti e la creazione di milioni di posti di lavoro, soprattutto per i più giovani”.

 

La ‘Grande Coalizione’, quindi, intende agire su più livelli: aumentare il numero di stage per la formazione informatica, intensificare il legame tra scuola e mondo del lavoro e promuovere la certificazione delle competenze per favorire la mobilità professionale. Previsto anche un piano per sostenere le startup innovative – “Startup Europe”, una piattaforma unica che riunisce strumenti e programmi di sostegno per cittadini desiderosi di creare e far crescere nuove start-up digitali in Europa.

“L’obiettivo – ha spiegato Sambuco – è quello di dare assistenza a 5.000 nuove imprese entro il 2015, con l’auspicio che entro il 2020 l’Europa possa vantare 2 o 3 leader mondiali nel settore digitale”.

 

Sono già 15 le aziende e le organizzazioni che hanno aderito all’iniziativa che, tra i primi impegni già concretizzati, prevede ad esempio l’Academy Cube, una nuova piattaforma di apprendimento online per i giovani, e un modulo di formazione di nuova concezione per installatori di reti energetiche intelligenti.

 

Presentando l’iniziativa, il Commissario Neelie Kroes ha sottolineato che bisognerà necessariamente passare dalle ‘speranze’ agli ‘impegni’: nuove piattaforme, nuovi programmi. “passare da ‘non sarebbe bello se’ a ‘ecco cosa stiamo per fare'”.

 

Uno sforzo che vedrà la Commissione in prima fila non solo nel ruolo di coordinatore delle diverse iniziative, ma anche attraverso il sostegno delle Grande Coalizione nell’ambito delle diverse politiche settoriali: dalla digital agenda, educazione, occupazione alle politiche per l’innovazione e l’impresa.

Nel 2013, ha anticipato Kroes, la Ue destinerà 1 milione di euro del programma Competitività e Innovazione per sostenere una Rete Tematica sulla Grande Coalizione. Allo stesso modo, il programma Horizon 2020 sosterrà l’iniziativa, mentre i programmi ‘Lifelong Learning‘ ed ‘Erasmus for All‘ promoveranno l’uso dell’ICT nell’istruzione e la formazione.

 

Altri 3,5 milioni di euro verranno destinati a una campagna di sensibilizzazione sulla necessità di puntare sulle eSkills, perché i cittadini sappiano che il settore digitale offre possibilità di carriera gratificanti e ben retribuite sia agli uomini che alle donne.

 

Invitando le organizzazioni a seguire l’esempio di chi ha sottoscritto le promesse iniziali, il presidente Barroso ha sottolineato che la Grande coalizione “è un elemento essenziale per rimettere in pista l’economia europea e creare posti di lavoro destinati a una parte dei 26 milioni di disoccupati che si contano attualmente in Europa”.

“Se, insieme, riusciremo a invertire la tendenza negativa e a occupare il sempre maggior numero di posti vacanti nel settore delle TIC, potremo incidere positivamente e in modo trasversale su tutti i settori dell’economia. Vogliamo che i cittadini europei siano in grado di occupare i posti di lavoro che faranno da traino alla prossima rivoluzione nel settore delle ICT”, ha concluso.

 

Anche Neelie Kroes ha sottolineato che la Commissione non può raggiungere questo obiettivo da sola: “ringrazio perciò chi si è già impegnato. A quelli che restano dico: spero di poter contare sul vostro supporto”.

 

“Sappiamo bene quanto sia difficile la crisi che stiamo attraversando. Proprio per questo è necessario che istituzioni, comunità digitali e industria culturale e tecnologica contribuiscano a dare una scossa a tutto il sistema. Più saremo in grado di credere e investire nel digitale, più forte e positiva sarà la reazione in termini di competitività delle imprese e di creazione di posti di lavoro per i più giovani. Un’Europa digitale è un’Europa che non si piega di fronte alla crisi. Dipende da noi costruirla al più presto”, ha concluso Roberto Sambuco.

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