Mercato unico delle Tlc, Joaquin Almunia: ‘Necessario per garantire prezzi più bassi e servizi migliori’

di Raffaella Natale |

Il Commissario Ue si dice d’accordo con Neelie Kroes sulla necessità d’intervenire tempestivamente sull’eccessiva frammentazione normativa che non permette al mercato europeo di decollare.

Unione Europea


Joaquin Almunia

Il Commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia, s’è detto a favore di un mercato unico delle tlc per superare l’attuale frammentazione, anche normativa, approvando quanto dichiarato al Mobile World Congress dal Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes (Leggi Articolo Key4biz).

“Sono completamente d’accordo con quanto dichiarato da Neelie Kroes a Barcellona“, ha detto il Commissario in occasione dello European Competition Forum 2013.

 

“L’industria farebbe bene a consolidarsi oltre i confini nazionali, se questo significa prezzi più bassi e servizi migliori”, ha precisato Almunia.

Al momento, ha aggiunto, il mercato è caratterizzato da un’eccessiva frammentazione nazionale e da situazioni di oligopolio in diversi Paesi Ue.

Ancora – ha indicato sempre il Commissario – dobbiamo parlare di mercati al plurale, perché ce ne sono 27 e ogni Stato membro ha un proprio quadro normativo e proprie licenze. Molti Paesi, poi, sono caratterizzati dalla presenza di un limitato numero di operatori tlc e da tariffe all’ingresso molto alte”.

 

“Questa struttura – ha precisato – non ci ha portato verso un mercato unico delle telecomunicazioni e nella Ue le tariffe roaming restano alte e i prezzi variano molto“.

Il Commissario ha anche sottolineato che, secondo i dati della Commissione Ue, gli utenti smartphone, nei Paesi dove non c’è forte concorrenza, pagano i servizi dieci volte di più rispetto ad altri.

 

A Barcellona la Kroes ha lamentato l’attuale situazione in cui versa il mercato, arrivando a parlare di ‘patchwork di regole’, ma ha anche annunciato che la Commissione ha già predisposto un ‘action plan’ per creare un mercato moderno ed efficiente e comincerà a usare “i poteri del Trattato europeo” per cambiare la situazione. Il piano include anche un finanziamento da 50 miliardi di euro per la ricerca nelle reti 5G.

 

Dalla loro, gli operatori tlc europei, chiedono a Bruxelles meno rigidità per consentire più fusioni tra operatori all’interno dei Paesi Ue e giungere a un massimo di tre operatori di rete mobile e due di rete fissa per Paese. ETNO, l’Associazione che riunisce gli operatori storici europei, sta lavorando a una proposta in tal senso che sarà sottoposta a Bruxelless nei prossimi mesi.

 

“La realizzazione del cosiddetto mercato unico europeo delle comunicazioni – ha spiegato il presidente del board ETNO, Luigi Gambardellaimplica che la Commissione permetta il consolidamento all’interno dei mercati nazionali come primo passo per razionalizzare il frammentato panorama fisso e mobile in Europa”.

 

Le telco sono chiamate a investire pesantemente nei prossimi anni per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale europea e per recuperare il gap in termini di copertura ultrabroadband mobile: gli operatori, ha detto ancora Gambardella, “sono ansiosi di fare la loro parte, ma la condizione del mercato e l’attuale framework regolamentare non fornisce i giusti investivi agli investitori”.