‘Rivoluzione’ internet: al debutto i nuovi domini personalizzati

di Alessandra Talarico |

I primi a debuttare nei prossimi mesi saranno, per la prima volta, i TLD nelle lingue non latine come il cinese, il coreano e l’arabo.

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ICANN

Prenderà forma dalla metà di quest’anno quella che è stata definita come una delle più importanti evoluzioni della struttura di internet: il debutto delle nuove estensioni ‘personalizzate’, che affiancheranno i nuovi suffissi tipo .pizza, .book . ferrari o .roma ai ‘classici’ .com, .org e così via.

 

I nuovi domini ‘top-level’ faranno la loro comparsa da qui a giugno al ritmo di una ventina a settimana, ha indicato Fadi Chehadé, presidente di Icann, alla CBS: l’associazione apre così per la prima volta l’indirizzario della rete a nuovi suffissi che andranno ad affiancare i 22 nomi di dominio di primo livello.

 

Per la prima volta, inoltre, ICANN ha aperto i TLD alle lingue non latine come il cinese, il coreano e l’arabo: circa 120 le richieste per domini in questi alfabeti e saranno questi i primi a debuttare nei prossimi mesi.

 

A giugno dello scorso anno, sono state circa 1.400 le richieste di registrazione di nuovi domini, pervenute da 2000 aziende 60 Paesi: il 47% dal Nord America, seguito dall’Europa per il 35%, Asia per il 16% ed il resto da America Latina e Africa.

Dall’Italia sono giunte circa 20 richieste da 8 aziende: in testa Fiat  (oltre a .Fiat ha richiesto anche .Ferrari, .Maserati, .Lancia, .Alfa Romeo e .Iveco), seguita da Gucci, BNL e Praxi.

 

Fra le estensioni geografiche sono state presentate richieste per la registrazione dei domini delle principali città del mondo, tra cui New York, Miami, Boston, Sidney, Mosca, Tokyo, Londra, Parigi, Madrid, Amsterdam e Roma.

 

Amazon e Google le aziende in cima alla classifica degli ‘applicant’ per l’assegnazione dei più ‘preziosi’ tra i nuovi suffissi, tr cui .search, .book and .cloud.

 

Proprio in ragione delle dispute che si sono create tra i richiedenti delle stesse estensioni, le prime in inglese a debuttare saranno quelle che hanno un solo richiedente, ha precisato Chehadé.

 

I primi sette gTLDs – .com, .edu, .gov, .int, .mil, .net e.org – vennero creati nel 1980. Solo nel 2000, poi, l’ICANN rimise mano alla lista per aggiungere sette nuovi gTLD: .aero, .biz, .coop, .info, .museum, .name e .pro. Nel 2005, è stata la volta di un’altra tornata di gTLD e sono così nati, tra gli altri, .mobi, .cat, .asia.

 

A questi si aggiungono i circa 250 domini  ‘country-level’ come .it. .de o .fr.