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ICTInnova, la startup che punta su donne e giovani. Tatiana Vincenti: ‘Qualità e innovazione per la società della conoscenza’

Italia


Fare dell’Italia ‘un paese per donne’ dovrebbe essere una delle priorità della politica: lo ha sottolineato stamani anche il premier Mario Monti, ribadendo la necessità di misure per far sì che le donne arrivino con merito a occupare posizioni di responsabilità oltre che di modelli positivi che migliorino l’immaginario collettivo, purtroppo ancora “afflitto da una comunicazione umiliante per la donna, con conseguenze devastanti per la cultura italiana e per la formazione di bambini e bambine”.  

 

Un modello positivo, indicatore di quella modernità che ancora il nostro Paese insegue faticosamente, è senza dubbio quello di ICTinnova la prima start up innovativa costituita secondo la nuova normativa prevista dal decreto Crescita 2.0, guidata da Tatiana Vincenti, Consulente Aziendale, esperta in amministrazione, valutazione, rendicontazione e amministratrice unica della società, affiancata da sette soci in maggioranza universitari, tra i quali due giovani dottorandi di ricerca.

 

La neosocietà si occuperà di sviluppare sistemi innovativi hardware e software orientati alla creazione di soluzioni flessibili e personalizzate per applicazioni in diversi campi, quali l’elaborazione e la gestione di segnali audio, video e multimediali, il trattamento, la trasmissione, la presentazione e l’archiviazione di ogni tipo di dati e segnali, la gestione dell’energia orientata all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili; la logistica, la mobilità sostenibile e info mobilità, la sicurezza di persone e cose, la sicurezza informatica, la sanità elettronica, la tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, la domotica.

In linea con il recente sviluppo del mercato mobile offre inoltre come valore aggiunto ai sistemi integrati HW/SW la creazione di apps customizzate su iOS, Android, Windows, mirati all’offerta di servizi in mobilità, di tipo context-aware, realtà aumentata, ubiquitous & pervasive system.

 

In un settore come quello dell’ICT – che anche a detta del Commissario Ue Neelie Kroes è ancora troppo dominato dagli uomini e dovrebbe poter beneficiare della professionalità e delle capacità delle donne (Leggi articolo Key4biz) – quella di ICTinnova “…è una sfida importante, perché punta sul potenziale innovativo delle donne e dei giovani, coniugato con esperienze senior e consolidate, per fare qualità e innovazione, i veri motori della società della conoscenza”, ha affermato Vincenti.

 

“Il mio sogno è poter far crescere così ICTinnova come azienda competitiva sul piano nazionale e internazionale, che possa offrire in tempi rapidi buona e stabile occupazione a tanti altri giovani e donne capaci e competenti”, ha aggiunto.

 

Al suo fianco, per realizzare questo sogno, una squadra che di competenza ne ha parecchia sia in ambito accademico e di ricerca che nel settore scientifico, tecnologico e ingegneristico, composta da Gianni Orlandi (Direttore del Dipartimento  di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicaizoni – DIET della Sapienza e Delegato del Rettore per i rapporti con le PMI); Rita Besson (Dottore Commercialista e docente di Economia e Organizzazione Aziendale presso la Facoltà di ingegneria della Sapienza); Massimo Panella (Ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicaizoni – DIET della Sapienza); Luca Liparulo (Dottorando di Ricerca in Ingegneria dell’Informazione e della Comunicazione presso il Dipartimento  di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicaizoni – DIET della Sapienza;  Andrea Proietti (Dottorando di Ricerca in Ingegneria dell’Informazione e della Comunicazione presso il Dipartimento  di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicaizoni – DIET della Sapienza). Ultimo socio è la società Go Project SrL.

 

“L’intento dei soci fondatori è creare un’impresa che fa della capacità di innovare l’asset per essere competitiva sul mercato, ma anche la chiave per puntare a uno sviluppo che valorizzi il territorio e la sua qualità sociale, culturale e occupazionale. È ora di pensare alla crescita puntando sulla capacità creativa dei nostri talenti e di quelli che dobbiamo riuscire ad attrarre”, ha affermato Gianni Orlandi.

“Dobbiamo impegnarci tutti per creare una nuova cultura imprenditoriale che sia in grado di coniugare sinergicamente crescita, sviluppo, ambiente e occupazione. La via maestra è quella della ricerca e dell’innovazione”.(a.t.)

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