Cloud: 7 milioni di nuovi posti di lavoro in 2 anni, ma ci sono abbastanza lavoratori specializzati?

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Secondo gli esperti di selezione del personale, già nel 2012 non si sono riuscite a colmare le posizioni aperte legate al cloud, pari a 1,7 milioni, proprio per la mancanza di candidati in possesso di un livello di formazione e certificazione adeguato.


Microsoft Cloud

Il Cloud computing genererà 7 milioni di posti di lavoro nel mondo da qui al 2015, con una richiesta di addetti IT specializzati che aumenterà ogni anno del 26%. Lo rivela un white paper commissionato da Microsoft ad IDC, che sottolinea però come questo incremento evidenzi una dura realtà, ovvero il fatto che, a livello mondiale, la forza lavoro è indietro in fatto di possesso delle competenze necessarie per operare con successo in questo segmento.

La carenza di lavoratori competenti per soddisfare la domanda delle aziende IT affligge l’Europa come gli Usa: la Commissione europea, ad esempio, stima che da qui al 2015 mancheranno 700 mila lavoratori specializzati (Leggi articolo Key4biz).

Negli Usa, lo U.S. Bureau of Labor Statistics, segnala che il settore IT sta registrando una modesta crescita dei posti di lavoro in generale, con un incremento medio dell’occupazione IT compreso tra l’1,1 e il 2,7% l’anno fino al 2020. Tuttavia, nell’ambito della moderata crescita delle posizioni IT, i ruoli nel segmento cloud sono in rapido aumento.

Eppure, già lo scorso anno, i responsabili della selezione del personale nel settore IT non sono riusciti a colmare le posizioni aperte legate al cloud, pari a 1,7 milioni, proprio per la mancanza di candidati in possesso di un livello di formazione e certificazione adeguato per operare in un mondo basato sulla cloud.

 

È quindi necessario, secondo il white paper IDC, dare urgente avvio a una riqualificazione dei professionisti IT già attivi e incoraggiare gli studenti a frequentare corsi di formazione e a conseguire certificazioni IT legati al cloud computing.

 

Un compito non dei più facili, come ha spiegato Cushing Anderson, Program Vice President, IDC, poiché l’utilizzo del cloud “comporta una nuova serie di skill di cui non c’era bisogno in precedenza. Per le posizioni di lavoro nel cloud computing non esistono criteri generali e adattabili. Di conseguenza, formazione e certificazione sono essenziali per preparare i potenziali candidati a occupare tali ruoli”.

 

Dal white paper, che studia l’impatto futuro del cloud computing sull’occupazione nel settore IT a livello mondiale e l’influenza sulle modalità con cui le organizzazioni forniranno personale ai propri reparti IT, emerge che a livello globale, quasi due terzi delle aziende stanno pianificando, implementando o utilizzando il cloud computing e oltre il 50% riconosce che la tecnologia rappresenta una delle priorità principali, nonostante le preoccupazioni relative a sicurezza, accesso o controllo dei dati.

 

Secondo IDC, il numero complessivo a livello globale di posizioni IT nelle aziende clienti aumenterà con un tasso di crescita composto annuo pari al 4,3% tra il 2011 e il 2015 e raggiungerà i 29,3 milioni nel 2015.

La maggior parte delle opportunità di trovare lavoro nel settore (più del 40%) sarà concentrata nei mercati emergenti di America Latina, Europa centrale e orientale, Medio Oriente e Asia Pacifico, per i quali si prevede una crescita annua pari al 34% fino al 2015.

Nell’area EMEA, le posizioni nel settore IT cresceranno ogni anno del 24%, fino a raggiungere 1,4 milioni circa entro il 2015.

 

Anticipando l’evoluzione della tecnologia verso il cloud, Microsoft ha recentemente annunciato di aver rinnovato le certificazioni specificamente per la tecnologia, incluse le future certificazioni relative a Windows 8, che includono aree chiave riguardanti il cloud computing.

“Tali certificazioni sono più importanti che mai per i tecnologi attuali e futuri che desiderano acquisire le competenze necessarie per lavorare nel segmento cloud e per le aziende che intendono trarre vantaggi da questa tecnologia”, ha affermato Anderson.

 

Per la forza lavoro attuale Microsoft ha dato vita a Microsoft Virtual Academy, che consente ai professionisti attivi di acquisire competenze di importanza chiave. Microsoft Virtual Academy è un programma che permette ai professionisti IT di accedere a risorse gratuite di formazione autogestita basate su un uso combinato di testi e video.

 

Inoltre, attraverso la Microsoft IT Academy, Microsoft aiuta a rispondere alle future esigenze di personale, proponendo corsi di formazione e certificazione.

“Le opportunità offerte dalla cloud sono significative e desideriamo avere la certezza che la forza lavoro possieda le competenze necessarie per trarne il massimo vantaggio. Il nostro obiettivo è continuare a preparare i professionisti attuali e gli studenti per affrontare al meglio i lavori di domani, consentendo loro di sviluppare le proprie competenze in modo da diventare gli esperti, gli innovatori, gli sviluppatori di software, e non solo, del futuro”, ha concluso Lutz Ziob, General Manager, Microsoft Learning.