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Fibra ottica. Neelie Kroes: ‘Le telco Ue investano o l’opportunità sarà colta da altri’

Europa


Gli operatori europei devono aumentare la velocità delle reti, non solo per contribuire alla crescita dell’Europa, ma anche per contrastare l’assalto dei competitor di altri continenti. E’ quanto ha affermato il Commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, in un’intervista al Wall Street Journal, in cui sottolinea la necessità di accelerare gli investimenti nelle reti in fibra ottica – così come caldeggiato nel pacchetto di riforme presentato a luglio dalla Commissione (Leggi articolo Key4biz).

“Se non saranno le telco europee a costruire le nuove reti, l’opportunità sarà colta da altri”, ha affermato Kroes, riferendosi alle tante società straniere – come la messicana America Movil di Carlos Slim (Leggi articolo Key4biz), la statunitense AT&T (Leggi articolo) e altri competitor cinesi come Hutchison Whampoa – che sono molto interessate ai mercati europei.

 

La Kroes si è soffermata poi sulla possibilità di consolidamento nel settore delle telecomunicazioni e – in riferimento anche alla recente acquisizione da 1,7 miliardi di Orange Austria da parte di Hutchison Whampoa – ha sottolineato che c’è spazio per nuovi merger nel Vecchio Continente.

A suo parere, il giudizio positivo dato dall’Antitrust Ue all’operazione va inquadrato in quello che è un “orientamento regionale o nazionale su cosa è meglio per i consumatori“. Ma, ha aggiunto, “dobbiamo pensare a ciò che è meglio per l’Europa nel suo complesso”.

 

Inevitabile quindi il riferimento al dibattito in corso sulla contrapposizione in atto tra telco e OTT, nell’ambito della più ampia questione della net neutrality, sulla quale la Commissione interverrà entro l’estate.

Kroes si è detta favorevole alla possibilità, per i fornitori di servizi internet, di offerte differenziate, che vadano da una connessione ‘basic’ – ideale per chi usa il web per i servizi di base come la posta elettronica e la navigazione – a pacchetti illimitati ad alta velocità, adatti a chi fa un uso ‘intensivo’ di servizi video o di giochi.

“Credo che sia doveroso che ogni operatore possa un’opzione internet completa, ma c’è anche bisogno di trasparenza e scelta”. In ogni caso, prima di introdurre un qualsiasi regolamento, ci deve essere la certezza di un serio problema di limitazione all’accesso ai dati.

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