Key4biz

OTT e tasse: Piano Ue per agire contro le multinazionali che evadono il fisco

Unione Europea


La Ue procede nel proprio piano di lotta all’evasione fiscale, specie contro le multinazionali, OTT in testa, che ricorrono a escamotage per sottrarsi al pagamento delle tasse nei Paesi dove operano, traghettando i propri profitti nei paradisi fiscali.

 

La Commissione ha, infatti, presentato un piano d’azione per dotare l’Europa di strumenti più efficaci nella lotta agli evasori, per aiutare gli Stati membri a tutelare la propria base imponibile e a recuperare i miliardi di euro che sono loro legittimamente dovuti.

 

Bruxelles cerca così di porre un freno alle pratiche di ottimizzazione fiscale adottate da società come Google, Facebook, Amazon, Apple… (nel mirino delle autorità tributarie di Francia, Gran Bretagna, Italia e Australia) e lo fa prima ancora dei governi dei singoli Stati membri, dove i necessari provvedimenti di ammodernamento delle leggi tributarie restano spesso intrappolate in schermaglie politiche (Leggi Articolo Key4biz).

 

“Ogni anno nell’Ue si perdono mille miliardi di euro a causa dell’evasione e dell’elusione fiscali. Non si tratta soltanto di una scandalosa perdita di entrate estremamente necessarie, ma di una minaccia per la giustizia fiscale“, ha dichiarato Algirdas Semeta, Commissario per la Fiscalità e l’unione doganale, l’audit e la lotta antifrode.

“Sebbene gli Stati membri debbano potenziare le misure nazionali per la lotta all’evasione fiscale, le soluzioni unilaterali non saranno sufficienti. In un mercato unico, nel contesto di un’economia globalizzata, le incoerenze e le lacune nazionali diventano il terreno di gioco per chi cerca di eludere la tassazione. Una posizione forte e coesa dell’Unione nei confronti degli evasori fiscali, e di coloro che li agevolano, è quindi fondamentale”.

 

Come primo risultato immediato, la Commissione ha adottato ieri due raccomandazioni che esortano gli Stati membri a intraprendere azioni immediate e coordinate su specifici problemi urgenti.

La prima raccomandazione prevede una forte presa di posizione dell’Unione contro i paradisi fiscali, che vada oltre le attuali misure internazionali. Utilizzando criteri comuni, gli Stati membri sono incoraggiati a individuare i paradisi fiscali e a inserirli in “liste nere” nazionali. Vengono stabilite inoltre misure specifiche per convincere i paesi terzi ad applicare le norme di governance dell’Unione.

 

La seconda raccomandazione riguarda la pianificazione fiscale aggressiva. Essa suggerisce come affrontare i tecnicismi e le lacune giuridiche che alcune aziende sfruttano per evitare di pagare il dovuto. Gli Stati membri sono incoraggiati a rafforzare le proprie convenzioni contro la doppia imposizione, per evitare che esse si traducano in un’assenza totale di imposizione. È opportuno inoltre che essi adottino una comune norma generale antiabuso grazie alla quale potrebbero ignorare qualsiasi artificio escogitato ai fini dell’elusione fiscale e tassare invece in base all’effettiva sostanza economica.

 

Altre iniziative previste nel piano d’azione odierno includono un codice dei contribuenti, uno d’identificazione fiscale dell’Ue, un riesame delle disposizioni antiabuso contenute nelle principali direttive dell’Unione e gli orientamenti comuni per la tracciabilità dei flussi di denaro.

 

Se le soluzioni pensate per eliminare alcune incoerenze specifiche non saranno adottate e attuate in tempi utili e in modo efficace, la Commissione presenterà, ove opportuno, proposte legislative d’azione.

 

Il piano d’azione rappresenta il contributo concreto dell’Ue al dibattito internazionale in materia di evasione ed elusione fiscali, in particolare in seno all’OCSE e al G20, dove Bruxelles chiederà norme più rigorose di buona governance fiscale a livello mondiale.

 

Per maggiori approfondimenti:

 

Sito di Algirdas Semeta

Piano d’azione e raccomandazioni Ue

Nuovo sito sull’evasione e sull’elusione fiscali

Exit mobile version