Cresce internet mobile, ma cala l’Arpu. Gli analisti alle telco: ‘Se non riuscite a battere gli OTT unitevi a loro’

di Alessandra Talarico |

Secondo Abi Research, le telco devono fare in modo di ‘mantenere la loro importanza agli occhi dei loro clienti’ proponendo lor i servizi cosiddetti ‘rich content’. Esemplare la strategia della francese Orange.

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Cresce in Europa l’uso di internet mobile ma non abbastanza da permettere agli operatori di recuperare i mancati introiti legati al declino di altre fonti di ricavo ‘storiche’ quali la voce e gli sms.

Lo rivelano gli ultimi dati di ABI Research, secondo cui il traffico dati mobile in Europa è cresciuto nel 2012 del 39% sul 2011 a 3.077 Exabytes. La metà dei consumatori ha ormai sottoscritto un contratto 3G e lo usa pienamente. Su base trimestrale, però, diminuiscono del 4,5% i minuti di utilizzo della voce in molti paesi Ue e, allo stesso modo, si segnala una contrazione compresa tra 0,5% e -7,8% per gli sms.

Trend che portano, anche nel terzo trimestre 2012, a un ulteriore declino dell’Arpu (il ricavo medio mensili per utente) e che possono essere attribuiti in parte alla crisi economica, ma altresì a un cambiamento delle abitudini degli utenti ormai sempre più orientati verso i servizi gratuiti offerti via internet dagli OTT sia per telefonare che per inviare messaggi di testo.

 

L’analista ABI Jake Saunders sottolinea che anche in questo nuovo scenario dominato dagli OTT, le telco devono fare in modo di “mantenere la loro importanza agli occhi dei loro clienti” proponendo lor i servizi cosiddetti ‘rich content’. Saunders cita l’esempio di Orange che sta per lanciare una serie di nuovi servizi IP come Joyn o la funzione click-to-call battezzata “Party Call” e lanciata in collaborazione con Facebook. L’operatore francese lancerà anche il servizio VoIP e di IP messagning ‘LibOn’, un’app per chiamare e inviare messaggi di testo o video gratuitamente via internet: “Se non puoi batterli, insomma, unisciti a loro”, ha consigliato Saunders.