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Italiani, popolo di navigatori: cresce anche negli over 65 la passione per le nuove tecnologie

Italia


Gli italiani si confermano sempre più amanti delle tecnologie e del web: è quanto emerge dall’annuario statistico italiano pubblicato dall’Istat, secondo il quale l’uso di Internet continua a mostrare un andamento crescente e coinvolge il 52,5% della popolazione di sei anni e più (51,5% nel 2011).

Nel 2012 il 52,3% della popolazione di tre anni e oltre ha utilizzato un Pc, rispetto al 52,2% nel 2011. L’uso del pc tocca il livello massimo tra i 15 e i 19 anni (quasi nove ragazzi su dieci), ma gli utilizzatori aumentano anche fra i 65-74enni (17,2% contro il 14,9% di un anno prima).

 

Permane, sottolinea tuttavia l’Istat, il consueto divario tra nord e sud sia per quanto riguarda l’uso del Pc (Nord 57,0%, Centro 54,3%, Mezzogiorno 44,9%), che la navigazione su internet (Nord 57,3%, Centro 55%, Mezzogiorno 44,6%).

 

Unico segmento in cui il sud sta recuperando il gap è la lettura di libri: tra i residenti del mezzogiorno d’Italia, la quota di lettori raggiunge il 34,2% nel 2012, contro il 32,7% dell’anno precedente. La lettura di libri – praticata dal 46,0% delle persone in età scolare – si conferma tra l’altro l’unico consumo culturale, a livello nazionale, a non conoscere flessioni nel 2012.

 

L’Istituto di statistica evidenzia altresì una ripresa della produzione libraria sia per i titoli (+10,8% in un anno) che per la tiratura (+2,5%), alla quale fa però da contraltare il calo dei consumi culturali fuori casa: se infatti nel 2010 il 67,1% della popolazione di sei anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa, la percentuale è scesa quest’anno al 63,8%.

 

Nel generale calo dei consumi culturali, il cinema continua a raccogliere il maggior pubblico: infatti, una persona su due è andata almeno una volta a vedere un film in sala (il 49,8% della popolazione di sei anni e più). Nella graduatoria seguono le visite a musei e mostre (28%), gli spettacoli sportivi (25,4%), le visite a siti archeologici e monumenti (21,1%), la frequentazione di discoteche e balere (20,6%), il teatro (20,1%), gli altri concerti di musica (19%) e, all’ultimo posto, i concerti di musica classica, che interessano appena il 7,8% della popolazione.

Il teatro è l’unica attività fuori casa, fra quelle considerate, in cui la partecipazione femminile è maggiore rispetto a quella maschile (il 22,2% delle donne contro il 17,9% degli uomini).

 

Guardare la televisione si conferma, infine, un’abitudine consolidata per il 92,4% delle persone di tre anni e più (94,0% nel 2011). L’ascolto della radio è meno diffuso, interessa il 58,3% della popolazione, ma è in aumento (dal 57,8% al 59%) la percentuale dei “fedelissimi”, ovvero coloro che la ascoltano tutti i giorni. (a.t.)

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