Copyright e contenuti online, la Ue cerca con l’industria soluzioni win-win

di Raffaella Natale |

La Ue apre il confronto con gli stakeholders. Entro la fine del 2013, le conclusioni che contribuiranno a riformare il quadro regolamentare sul diritto d’autore.

Unione Europea


Digital Agenda

La Commissione Ue ha adottato oggi una Comunicazione per definire le azioni da intraprendere entro la fine di questo mandato, per garantire che il quadro regolamentare sul diritto d’autore resti conforme alle sue finalità nell’era digitale.

Il provvedimento fa seguito a quanto deciso il 5 dicembre scorso, nell’ambito dell’incontro voluto dal presidente José Manuel Barroso sulla revisione della Direttiva sul copyright (Leggi Articolo Key4biz).

 

Barroso ha dichiarato: “Sfruttare il pieno potenziale dell’economia digitale è fondamentale per produrre crescita in Europa. E’, quindi, veramente importante per noi lavorare con l’industria in modo da trovare rapide soluzioni e sviluppare nuovi business model. Un moderno quadro regolamentare sul diritto d’autore potrebbe rappresentare una risposta win-win per tutti gli stakeholders, fornendo incentivi sostenibili per la creatività, la diversità culturale e l’innovazione, ampliando la scelta e l’accesso a offerte legali per i consumatori”.

 

A partire dal 2013 verrà avviato uno confronto strutturato con gli stakeholders, che verrà seguito unitamente da tre Commissari – Michel Barnier (Mercato interno e Servizi), Neelie Kroes (Digital Agenda) e Androulla Vassiliou (Istruzione e Cultura) – per ottenere rapidi sviluppi in quattro aree attraverso le indicazioni fornite dall’industria.

I quattro settori d’intervento sono: portabilità dei contenuti al di là delle frontiere; user-generated content (UGC) e concessioni di licenze per utenti che fanno un uso limitato di materiale protetto; maggiore accessibilità dei film online; data-text mining per scopi di ricerca scientifica.

 

Parallelamente, la revisione del quadro normativo sul Copyright sarà realizzata ricorrendo anche a studi di mercato che contribuiranno alla riforma delle norme, attesa per il 2014.

 

Per quanto riguarda gli UGC, la Commissione evidenzia che in media, ogni minuto la gente carica 72 ore di video su YouTube e oltre 150 mila foto su Facebook.

A volte questi contenuti generati dagli utenti ricorrono a materiale già esistente (re-mixes di brani o video fatti in casa ai quali aggiungono colonne sonore note) spesso coperto da una qualche forma di licenza concessa dagli aventi diritto ad alcune piattaforme, ma questo non risulta così chiaro all’utente finale.

Obiettivo della Commissione è, quindi, promuovere maggiore trasparenza e garantire che gli utenti finali abbiano informazioni più chiare sulle opere protette.

 

Sulla distribuzione dei servizi audiovisivi, Bruxelles rileva che a volte è difficile per i provider sviluppare cataloghi di film per renderli disponibili online, specie quelli fuori-produzione. La Ue intende, quindi, facilitare l’accesso e la disponibilità online dei film europei. Questo lavoro fornirà soluzioni concrete sia per gli usi commerciali sia per quelli non commerciali.

 

I risultati del confronto con gli stakeholders verranno presentati entro la fine del 2013.