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Mappe: a 7 ore dal lancio, Google Maps è già l’app più scaricata dall’App Store

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A volte ritornano, è proprio il caso di dirlo. Dopo essere state bandite dall’iPhone e dagli altri dispositivi Apple, le mappe di Google ritornano sotto fotto forma di app scaricabile dall’App Store e a 7 ore dal lancio conquistano il primato di app più scaricata.

Interamente riprogettata, l’applicazione Maps è disponibile per iPhone e iPod Touch (a partire dal 4 di gennaio) iOS 5.1 e successivi in oltre 40 Paesi e 29 lingue tra cui: cinese, olandese, inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese e spagnolo.

 

Quella di defenestrare i servizi di Google dai suoi dispositivi non è stata una scelta fortunata per Apple, visto che la sua app proprietaria – lanciata forse un po’ troppo in fretta – è stata ferocemente criticata e sbeffeggiata in tutto il mondo non solo per la scarsa qualità delle immagini – con ricostruzioni ‘apocalittiche’, palazzi allungati e deformati che danno alle città un aspetto tutt’altro che rassicurante – ma anche per gli errori macroscopici nella collocazione di luoghi (musei, scuole, ecc) e città.

 

Svarioni che hanno portato, ad esempio, la polizia australiana a definire l’app un ‘pericolo potenzialmente mortale’, sconsigliandone l’uso dopo che molti automobilisti che cercavano di recarsi a Mildura col supporto delle mappe dell’iPhone, sono invece stati portati ‘fuori dai sentieri battuti’ al centro del parco naturale Murray-Sunset National Park, che dista 70 chilometri dalla posizione effettiva della cittadina (Leggi articolo Key4biz).

 

Il ministro della giustizia irlandese Alan Shatter è arrivato a chiedere a Apple di eliminare l’icona di Airfield House, che secondo l’app è un aeroporto, temendo che qualche pilota – magari in una situazione d’emergenza che lo costringesse a usare il servizio – potrebbe finire per atterrare tra mucche e maiali, credendo invece di trovarsi su una pista aeroportuale (Leggi articolo Key4biz).

 

Un flop, insomma, che han costretto Apple a scusarsi ufficialmente e che è costato il posto a due dirigenti: Scott Forstall (vice presidente in carica per il sistema operativo iOS sui dispositivi mobili) e Richard Williamson (responsabile del servizio mappe per i dispositivi) licenziato il 28 novembre.

 

E così Google si è preso la rivincita: “Persone da tutto il mondo hanno chiesto di poter avere Google Maps su iPhone”, spiega l’azienda, con malcelata superbia.

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