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Google comincia a cedere. Raggiunta intesa con editori belgi: nessuna royalty, ma scambi pubblicitari

Belgio


Mentre gli editori di Italia, Francia, Germania, Spagna, Portogallo e Svizzera attendono ancora provvedimenti legislativi che introducano il pagamento del diritto d’autore per i contenuti indicizzati dai motori di ricerca, Google in primis (Leggi Articolo Key4biz), in Belgio, dopo 7 anni di battaglia legale, si raggiunge un’intesa con Big G.

 

Le associazioni di categoria hanno concluso un accordo che prevede lo sviluppo di una partnership commerciale tra Google e i giornali francofoni del Belgio.

L’obiettivo è quello di convogliare traffico sui  siti degli editori e aiutarli a monetizzare i loro contenuti online, ma anche di sviluppare la distribuzione sulle piattaforme mobili e d’aumentare il coinvolgimento degli utenti, incrementando il fatturato per i siti degli editori.  

 

“Abbiamo deciso con i quotidiani di collaborare e porre fine a 7 anni di liti estenuanti per tutti, per lavorare a una partnership“, ha dichiarato Thierry Geerts, Managing Director di Google Belgio.

“Siamo molto lieti di lasciarci alle spalle le divergenze del passato“, ha aggiunto Geerts. “Collaborando costruttivamente con l’industria dell’editoria, siamo in grado di ottenere molto di più e siamo entusiasti di poter lavorare insieme all’implementazione di nuovi prodotti capaci di generare fatturato e aiutare il settore dell’editoria di notizie ad avere successo online”.

 

Francois Le Hodey, rappresentante degli editori della stampa belga, ha commentato: “Questo accordo non risolve tutti i nostri problemi economici, ma va nella direzione di trovare la giusta via per una cooperazione intelligente”.

 

Gli editori belgi di lingua francese portano ogni giorno un gran numero di utenti sui propri siti grazie a contenuti di qualità, per questa ragione desiderano valorizzare meglio questa audience e sviluppare nuovi modelli di business in grado di ottimizzare la loro capacità di monetizzazione, tanto sul fronte pubblicitario quanto su quello dei lettori.

 

Le parti hanno, tra l’altro, contestato quanto apparso sulla versione internet del quotidiano francese Le Monde, secondo il quale Google avrebbe accettato di versare una pesante indennità agli editori per poter indicizzare i loro contenuti sul motore di ricerca. Secondo il giornale, questa somma, calcolata tra il 2% e il 3% del fatturato della stampa belga francofona, sarebbe di circa 4 milioni di euro.

 

La web company ha replicato che l’accordo non prevede il pagamento di alcuna royalty agli editori e agli autori per l’inclusione dei loro contenuti nei risultati di ricerca.

 

Il passaggio essenziale di questo accordo è questo: “Le parti si sono inoltre accordate per utilizzare reciprocamente i mezzi di comunicazione dell’altra parte al fine di promuovere i propri servizi, ad esempio ottimizzando le campagne AdWords per portare lettori sui siti dei giornali e pianificando pubblicità di Google sui mezzi degli editori. In aggiunta a questa partnership, gli editori potranno, su base volontaria, rientrare in Google News”.

 

Le parti sono state coinvolte in un procedimento giudiziario a partire dal 2006, in seguito alla denuncia contro Google, con l’accusa di violazione di copyright, da parte degli editori belgi di lingua francese, rappresentati da Copiepresse, e degli autori, rappresentati da SAJ e da Assucopie (Leggi Articolo Key4biz). Recentemente, il caso è stato sottoposto alla Corte Suprema Belga.

 

Google, gli editori e gli autori, pur restando di diversa opinione sulle questioni legali, concordano sull’opportunità di porre fine ai procedimenti giudiziari e lasciarsi alle spalle queste divergenze. La società americana corrisponderà le spese legali e collaborerà con gli editori in partnership commerciali che andranno a beneficio di entrambe le parti.

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