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WCIT12. Neelie Kroes: ‘Dalla Ue impulso positivo per arrivare a soluzione win-win’

Europa


Voglio dare un rapido aggiornamento sui progressi compiuti in occasione della Conferenza mondiale sulle telecomunicazioni internazionali (WCIT-12) di Dubai e sulla posizione dell’Unione europea sulle proposte in discussione.

 

Questa conferenza ha origini – e discussioni – tecniche. Si tratta di una conferenza globale sul Trattato relativo al regolamento internazionale delle telecomunicazioni (ITR), un testo che a seguito di questa conferenza può essere aggiornato per la prima volta dal 1988. Ma il WCIT-12 è anche una discussione politica su che tipo di telecomunicazioni e internet vogliamo per il nostro mondo.

 

La Ue sta portando un impulso positivo su molti dei temi in discussione quali il roaming, la trasparenza, l’accessibilità e l’efficienza energetica. Si tratta di temi di interesse e di rilievo non solo per i cittadini europei, ma per tutte le persone su cui inciderà un nuovo trattato ITR.

 

Il fatto nuovo in questa Conferenza è che l’Europa ha parlato con una sola voce, grazie a una decisione comune degli Stati membri presa prima di andare a Dubai, sulla base di una proposta della Commissione europea.

 

Su altre questioni la Ue ha suggerito compromessi che sono stati respinti.

 

Al di là di questo, ci sono ancora proposte sul tavolo che hanno ripercussioni su Internet, proposte che gli Stati membri non possono sostenere.

 

Anche se non crediamo che la governance di Internet dovrebbe essere posta nell’ambito della ITR, questo non significa che l’Unione europea vuole che tutte le pratiche di governance attuali siano ‘scolpite nella pietra’.

I nuovi trend dei volumi di traffico e la nuova domanda per una qualità di consegna garantita possono portare a nuove soluzioni, ma sono fiduciosa che le nostre attuali strutture europee ed internazionali permettano reazioni commerciali più agili e appropriate rispetto a qualsiasi trattato internazionale. Vogliamo anche sostenere i paesi in via di sviluppo nella costruzione di capacità e infrastrutture Internet.

 

Così, mentre l’Europa ha una posizione ferma su un internet aperto, la realtà è che le nostre delegazioni sono a Dubai per svolgere un ruolo costruttivo. Gli Stati membri della Ue hanno considerazioni sia dell’Unione che nazionali da tenere a mente, ma siamo coerenti, coordinati e trasparenti sulle questioni essenziali.

 

La mia speranza è che tutti possiamo concentrarci su ciò che possiamo concordare insieme, su quello che può soddisfare le esigenze di tutti. E’ così che si arriva ad una conclusione win-win.

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