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WCIT12: la posizione del Governo italiano alla Conferenza di Dubai ‘in linea con la Ue’

Italia


Non si è detta soddisfatta, l’onorevole Deborah Bergamini (PDL), della risposta ottenuta dal Governo, nella persona del sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, Franco Braga, all’interpellanza presentata quest’oggi per conoscere gli orientamenti del Governo in vista del prossimo WCIT-12 di Dubai concernente la revisione dei regolamenti internazionali delle telecomunicazioni.

Braga ha fatto presente che il Governo sta seguendo molto da vicino la fase preparatoria della Conferenza mondiale sulle telecomunicazioni, durante la quale si discuterà della modifica della normativa internazionale sulle telecomunicazioni, che risale al 1988.

“Il Governo – ha affermato Braga – può fin d’ora garantire che la posizione dell’Italia sarà definita in modo tale da essere perfettamente in linea con l’acquis comunitario, a favore dello sviluppo economico, sociale, nonché del progresso tecnologico, in una logica di coerenza con gli interessi nazionali, comunitari e internazionali”, sottolineando inoltre che “…un quadro di regole è necessario, ma senza che vengano minimamente intaccati i principi, irrinunciabili e non negoziabili, della libertà di espressione e del libero accesso al web”.

 

“Inoltre – ha aggiunto il sottosegretario Braga – su questi temi, il dibattito è in corso ed è bene che si svolga non solo fra Governi, ma anche con l’attivo coinvolgimento delle società civili e delle istanze che emergono dagli stessi utenti della rete”.

 

Braga ha infine sottolineato che “…un qualificato gruppo di funzionari e dirigenti del Mise è da diverse settimane impegnato ad esaminarne i riflessi in termini di singole modifiche sinora proposte al trattato che sarà, poi, oggetto della Conferenza mondiale sulle telecomunicazioni”.

 

Ottenuta risposta dal Sottosegretario Braga, Bergamini ha preso atto “che, evidentemente, i rappresentanti del Governo per quello che riguarda il Ministero competente hanno altri impegni, che ritengono prioritari rispetto a dare risposte al Parlamento; non posso che prenderne atto ma, certo, questo non può farmi piacere e credo che non possa fare piacere all’istituzione”, sottolineando infine di non avere ancora chiara “quale sarà la linea che questo Governo intende tenere, non fra sei mesi, non fra un mese, ma fra pochi giorni, alla Conferenza di Dubai”. (a.t.)

 

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