Big Data: ovvero, come ti anticipo cosa comprerai, quando e da quale device. Le previsioni per le vendite natalizie online

di Alessandra Talarico |

Sfruttando l’enorme mole di informazioni che circola in rete, i cosiddetti Big Data, è stato possibile sviluppare analisi predittive estremamente dettagliate e secondo cui nella sola giornata di lunedì prossimo verranno spesi online 2 miliardi di dollari.

Europa


Big Data

Cresce la febbre da shopping in vista delle festività natalizie sia in Europa che negli Usa: il gran debutto oltreoceano si avrà con il cosiddetto del Cyber Monday (26 novembre) quando, secondo le stime di Adobe, il fatturato online per il settore del commercio al dettaglio raggiungerà i 2 miliardi di dollari,  con una crescita del 18% anno su anno. La giornata di oggi 23 novembre, invece, che corrisponde alla festività del “Thanksgiving Day” negli USA, sarà la seconda giornata di shopping online più intensivo del 2012, durante la quale i commercianti osserveranno un incremento delle vendite del 12% anno su anno.

 

Dopo un periodo di austerità, insomma, internet sarà un alleato prezioso per chi è a caccia di regali magari a un prezzo più conveniente dei negozi tradizionali. A trainare lo shopping saranno i dispositivi mobili, che contribuiranno per il 21% alle vendite complessive online del periodo con un incremento del 110% rispetto all’anno passato. Nello specifico, le vendite da tablet si attesteranno al 13,5% del totale, più del doppio di quelle dagli smartphone (6,5%) e da altri dispositivi come i lettori elettronici (1%).

Secondo altri dati, forniti però da ComScore per il mercato Usa, per Natale si prevede un aumento del 17% rispetto allo scorso anno, per un fatturato complessivo di 43,4 miliardi di dollari.

 

Ma come fanno queste aziende a sapere tutte queste cose?

Semplice, analizzando i cosiddetti ‘Big Data’, ossia l’enorme mole di dati che viaggia su internet e che permette di stilare analisi e previsioni con un margine di errore stimato del 2%.

E’ proprio sfruttando queste informazioni – nel caso dello studio Adobe si tratta di oltre 150 miliardi di visite a più di 500 siti web di commercio al dettaglio effettuate negli Stati Uniti e in Europa negli ultimi sei anni – che è stato possibile “tracciare in anticipo le previsioni e i trend del periodo natalizio, anziché riferire a posteriori ciò che è successo”, ha spiegato Brad Rencher, Senior Vice President, Digital Marketing Business, di Adobe. In questo modo i commercianti possono pianificare gli investimenti per le attività online e monetizzare meglio le loro campagne durante il periodo natalizio.

 

E così, scandagliando questi dati, Adobe riesce a prevedere, ad esempio, che nel giorno di Natale  i consumatori europei faranno più acquisti online rispetto ai consumatori americani (la differenza è tuttavia contenuta e si attesta al 14%) e che il Green Monday (10 dicembre), ovvero il secondo lunedì di dicembre, sarà anch’esso un giorno di ricche entrate per le vendite online, che supereranno del 7% quelle del Green Monday 2011 con un incremento, per un comune retailer, di quasi il 150% rispetto a quelle concluse in media in una normale giornata di quest’anno.

Adobe calcola altresì che nel periodo natalizio (fra novembre e gennaio), il commerciante medio del Vecchio Continente realizza il 32% del suo fatturato online annuo. Rispetto agli Stati Uniti, infatti, i consumatori europei iniziano gli acquisti natalizi in anticipo e li concluderanno più tardi: un trend che consente ai retailer europei di osservare un incremento medio delle vendite giornaliere del 150% già nella prima settimana di novembre, con simili punte nella settimana successiva al Natale.

Secondo le previsioni Adobe. insomma, il Cyber Monday ‘all’Europea’ determina un incremento dell’attività di acquisto che dura tre settimane. Nel corso delle tre settimane successive al Cyber Monday, infatti, i retailer europei riscontrano un aumento del fatturato di quasi il 25% rispetto alle tre settimane che precedono tale data.