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Tlc: Sawiris punta anche sulla francese SFR, mentre Telefonica ‘blinda’ la presenza in Telco

Italia


Non c’è solo l’Italia nel mirino del magnate egiziano Naguib Sawiris che – secondo il Financial Times – starebbe studiando un’offerta anche per l’operatore francese SFR, di proprietà del conglomerato media Vivendi.

La posta in gioco, tuttavia, sarebbe molto più alta rispetto a un eventuale ingresso nell’azionariato del gruppo italiano, perchè Vivendi, oberata dai debiti, chiede per il secondo operatore mobile francese una cifra tra 13 e 14 miliardi di euro.

Un po’ troppo anche per Sawiris, che dalla vendita di Orascom Telecom ai russi di Vimpelcom ha incassato un gruzzoletto da 4,8 miliardi che ora vorrebbe reinvestire nelle telecom del vecchio continente, magari immettendo 3 miliardi in Telecom Italia, che potrebbe usare questo denaro per valutare l’acquisizione di GVT, controllata brasiliana sempre di Vivendi, che però – anche in questo caso – chiederebbe una cifra molto consistente, intorno ai 9 miliardi di euro.

“Stiamo studiando il dossier attraverso una delle nostre controllate”, ha dichiarato Sawiris al quotidiano britannico, sottolineando, appunto, che “il problema è che le cifre sono troppo alte”. L’acquisizione di un asset così grande, ha aggiunto, “richiederebbe un grande gruppo”.

 

Vivendi, che ha messo in vendita anche la controllata Maroc Telecom, potrebbe però privilegiare per il mercato francese la creazione di una joint venture, per la quale sarebbe in trattative con Numericable.

 

Sawiris, che all’inizio di quest’anno ha ceduto la sua quota in Telekom Austria al messicano Carlos Slim di America Movil, non sembra aver fretta, sottolinea il Financial Times: “Per la prima volta in vita mia – ha dichiarato al quotidiano della City – ho zero debito personale e zero debito societario e in questo ambiente è una posizione sana”.

 

Ma è proprio il fantasma di Slim che agita Telefonica: il gruppo spagnolo, principale azionista Telco – con una quota del 22,4% della  holding che controlla Telecom Italia – teme che dietro Sawiris possa nascondersi proprio il messicano che, dopo l’acquisizione di quote importanti nell’olandese KPN e in Telekom Austria, potrebbe puntare proprio a Telecom Italia (Leggi articolo Key4biz).

Una mossa che inquieta e non poco Telefonica, vista la forza di America Movil in America Latina e il ‘disturbo’ che un’eventuale acquisizione di GVT da parte del gruppo italiano potrebbe creare alle sue controllate sudamericane.

Per questo, ieri, il direttore finanziario del gruppo spagnolo, Angel Vila, ha ribadito la volontà di restare socio di Telecom Italia: “Siamo investitori stabili in Telecom Italia e non stiamo considerando di monetizzare la nostra partecipazione in Telco”, ha affermato Vila nel corso di una conferenza a Barcellona.

La quota in Telecom Italia, “genera importanti sinergie” ha aggiunto, affermando quindi che “non abbiamo ricevuto alcuna offerta da Mr Sawiris e non ci aspettiamo di riceverne”.

Telecom Italia, ha concluso accodandosi a quanto affermato nei giorni scorsi dall’Ad Marco Patuano (Leggi articolo Key4biz), non necessita di un aumento di capitale.

 

Telefonica è la compagnia di settore più indebitata d’Europa: a giugno, il debito si attestava a 52,8 miliardi di euro. Per alleggerire questo fardello, il Ceo Cesar Alierta ha avviato una strategia di dismissioni che ha portato alla quotazione della divisione tedesca (Leggi articolo Key4biz), alla cessione della quota in China Unicom e della divisione call center Atento (Leggi articolo Key4biz). La società starebbe inoltre pensando di quotare in Borsa le divisioni sudamericane, ha spiegato ancora Vila.

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