FT Italy Summit. Neelie Kroes: ‘Su eHealth, Italia audace e d’esempio per la Ue, ma il lavoro del Governo Monti va proseguito’

di Alessandra Talarico |

‘Il decreto crescita 2.0 è ambizioso, audace e benvenuto per rendere più efficiente il settore pubblico italiano. L’introduzione dell’identità digitale aprirà la strada a servizi più efficienti e risparmi per miliardi di euro’, ha detto la Kroes.

Italia


Neelie Kroes

“Venti anni fa, pochi avevano sentito parlare di internet: oggi lo usano 2-3 miliardi di persone, per un mercato da 8 trilioni dollari che rappresenta un’enorme opportunità di innovazione”.

Così il Commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, ha aperto il suo intervento all’FT Italy Summit in corso a Milano, di cui Key4biz è media partner.

Kroes si è soffermata sull’enorme impatto della rivoluzione digitale sulla vita delle persone, la produttività delle imprese, la crescita economica.

 

Ma perchè quella digitale sia una rivoluzione equa, ha affermato, bisogna che nessuno resti indietro per non creare un nuovo digital divide: in Italia, “il 40% degli adulti non ha mai usato internet: questo 40% è tagliato fuori da tante opportunità, per esempio, da quel 90% di lavori che presto richiederanno competenze digitali”.

“Ogni italiano, ogni europeo deve essere digitale, con le competenze e la fiducia per affrontare il futuro e per costruire un continente competitivo”, ha affermato la Kroes.

 

“L’ICT – ha detto – genera già oggi la metà della crescita della produttività europea e un ulteriore 10% di penetrazione potrebbe valere oltre l’1% del PIL”.

Una trasformazione che però – ha precisato – “va ben oltre il settore dell’ICT”, per investire il modo “in cui compriamo e vendiamo; interagiamo e collaboriamo; il modo di governare e di rendere conto”.

 

Basti pensare alla crescente influenza dei social media sulla politica; alla presenza online di un’enciclopedia scritta interamente da volontari; ai vantaggi per i pazienti derivanti dalle soluzioni di sanità elettronica; alle possibilità offerte dalle reti che permettono agli scienziati di tutto il mondo di collaborare; ai risparmi per la PA dall’offerta di servizi online,  e così via.

 

“Questi concetti, impensabili 15 anni fa, oggi sono già ‘parte dell’arredo’ e le innovazioni ancora da venire – dal cloud computing all’internet delle cose e alle smart city – sono rivoluzionarie almeno quanto queste”, ha detto la Kroes, sottolineando che per quanto riguarda l’innovazione abilitata da internet “non siamo che all’inizio”.

 

Riferendosi nello specifico alla situazione italiana, Kroes si è congratulata col Premier Monti per aver posto i temi dell’Agenda digitale in cima alle priorità dell’azione del governo.

“Il decreto crescita 2.0 è un programma ambizioso, audace e benvenuto per rendere più efficiente il settore pubblico italiano. Per esempio, l’introduzione del concetto di identità digitale che consente a chiunque di interagire digitalmente con le amministrazioni pubbliche aprirà la strada a servizi più efficienti e risparmi per miliardi di euro”, ha affermato.

 

La Kroes ha espresso parole di apprezzamento anche per la digitalizzazione in ambito sanitario: “Sulla base degli attuali trend, la spesa pubblica in ambito sanitario potrebbe crescere di un insostenibile 10% del PIL nel 2020. Ma il passaggio al digitale, all’abolizione della carta, può aiutare a invertire il trend: iniziative quali le ricette digitali, le tessere sanitarie elettroniche e le cartelle cliniche digitali sono progetti audaci e potrebbero essere d’esempio per il resto d’Europa”.

Secondo Kroes, queste iniziative messe insieme potrebbero permettere all’Italia di risparmiare l’1% di PIL migliorando al contempo la qualità della vita dei cittadini.

Perchè queste stime di risparmio diventino realtà, però, è necessario investire nelle infrastrutture e nei servizi essenziali.

 

Proprio per questo, a livello europeo, si sta cercando di incentivare gli investimenti nella banda larga di nuova generazione proponendo un quadro giuridico che garantisca certezza, coerenza e concorrenza.

Il piano “Connecting Europe Facility“, ha aggiunto la Kroes, stimolerà gli investimenti privati e – se approvato – porterà la banda ultralarga in altri 45 milioni di case.

 

“L’Italia – ha proseguito – vede già i benefici di importanti finanziamenti europei: oltre mezzo miliardo di euro per finanziare quasi 1.000 progetti. La proposta Horizon 2020 continuerà quegli investimenti, con circa un euro su 5, degli 80 miliardi proposti, riservati all’ICT. Così facendo sarà più facile cercare i finanziamenti, più facile portare buone idee sul mercato e più facile per l’Europa investire nella crescita futura”.

 

Kroes si è infine congratulata per la nomina di Agostino Ragosa a direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale.

“La nomina del Digital Champion for Italy è un passo importante per la messa in atto dell’Agenda digitale e per collegarla con i giusti sostenitori”, ha affermato, sottolineando che il piano d’azione “Crescita 2.0” è un buon punto di partenza ma deve essere implementato da questo governo o da quello che gli succederà.

Già, perchè in Italia la penetrazione della banda larga, l’alfabetizzazione informatica e il numero di imprese online è inferiore alla media europea. La copertura delle NGN, ad esempio, è a circa il 10%, appena un quinto del livello europeo (Leggi articolo Key4biz).

 

È, insomma, necessario uno sforzo supplementare “se l’Italia vuole raggiungere gli obiettivi della Digital Agenda”, ha concluso la Kroes, affermando che nel nostro paese e in Europa ci sono le reti, le regole e le competenze giuste. “Con tutti questi ingredienti possiamo – anzi dobbiamo – diventare un continente connesso e competitivo”.


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