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Project Bond, via alla fase pilota. Olli Rehn: ‘Internet motore di crescita e produttività, ma servono investimenti nelle reti’

Europa


Con la firma di un accordo di cooperazione tra la Commissione e la Banca Europea degli Investimenti (BEI) è entrata ieri nella fase pilota l’iniziativa Ue Project Bond (prestiti obbligazionari) che mira a sbloccare gli investimenti privati nelle infrastrutture – trasporti, energia e comunicazioni – essenziali per assicurare la crescita e la competitività dell’Europa.

In questa fase di ‘rodaggio’ verranno mobilitati, tra quest’anno e il 2013, 230 milioni di euro, che secondo i calcoli della Ue consentiranno il finanziamento di investimenti nelle infrastrutture per 4,5 miliardi di euro.

Secondo il vicepresidente della Commissione, Olli Rehn, “ogni euro incanalato dal budget europeo nella Project Bond Initiative potrebbe generare 20 euro di investimenti privati, confermano il ruolo della Ue quale motore per la crescita”.

 

Per vincere quella che la Ue definisce ‘la sfida delle infrastrutture’ è stato calcolato che saranno necessari investimenti per 1,5 trilioni di euro. Un’enormità soprattutto in tempi di crisi e spending review.

Eppure, garantire reti di trasporto, energetiche e di comunicazione efficienti e all’altezza delle esigenze dei cittadini e delle imprese è imprescindibile per il completamento del mercato unico.

 

L’iniziativa Project Bond è un elemento essenziale del Compact for Growth varato a giugno e confermato dal Consiglio europeo del 18 ottobre e che prevede una dotazione di 120 miliardi di euro consistente in tre parti:

 

Per quanto riguarda in particolare le infrastrutture di comunicazione, Rehn ha sottolineato che “garantire le velocità necessarie per molte delle più innovative applicazioni internet servono nuove infrastrutture sia fisse che mobili. Internet hi-speed – ha aggiunto – può essere visto come un abilitatore per la crescita e la produttività, che però potranno essere ottenute sono intraprendendo significativi investimenti nelle reti abilitanti”.

 

La fase pilota dell’iniziativa avrà anche un’importante funzione di segnalazione per il progetto Connecting Europe Facility: “se il test avrà successo, saremo in grado di attrarre finanziamenti privati per progetti di capitale a lungo termine e su vasta scala e forse anche in settori diversi dai trasporti, energia e banda larga”, ha detto ancora Rehn, secondo cui l’iniziativa project bond si dimostrerà vitale per connettere i paesi dell’Europa e rinnovare il tessuto produttivo dell’economia Ue.

 

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