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IT: l’industria europea del software resiste alla crisi, ma ancora forte il gap con gli Usa

Europa


L’industria europea del software sta tenendo bene la crisi: secondo la Top 100 stilata da CXP e IDC e pubblicata da Truffle Capital, il fatturato 2011 è cresciuto del 20% a 37,2 miliardi di euro con utili in aumento del 14% a 6,6 miliardi di euro.

Per resistere alla crisi, il settore ha puntato molto sull’innovazione: in sei anni, la spesa in Ricerca e Sviluppo è cresciuta del 71% per raggiungere quota 5,7 miliardi nel 2011, mentre i team dedicati sono stati rafforzati complessivamente del 60% per un totale di 60 mila sviluppatori, programmatori e ingegneri.

 

In testa alla classifica si piazza la tedesca SAP, che genera da sola il 38% del fatturato del settore, seguita dalla francese Dassault Systemes e dalla britannica Sage.

La prima azienda italiana, al 32esimo posto, è Zucchetti che nel 2011 ha registrato un fatturato di 230,5 milioni di euro e conta su un team R&S composto da 141 persone, contro i 15 mila della prima in classifica.

Le uniche altre due aziende italiane sono Reply (al 37esimo posto) e Gruppo Engineering al 74esimo.

La Francia ne conta 17 per una quota del 10,7% del fatturato complessivo del settore, mentre le 15 aziende tedesche in classifica realizzano quasi la metà del fatturato (48,8%), seguite dalle 22 società britanniche (14,8% del fatturato).

 

Restano inoltre forti disparità tra le aziende, con le prime 25 in classifica che realizzano il 53% del fatturato e il 66% dei profitti.

Le ultime 50 aziende della classifica fanno appena il 5% dei profitti.

 

Ancora molto forte anche il gap rispetto agli Usa a causa di un contesto che penalizza la ricerca e gli investimenti, molto diverso quindi dagli Stati Uniti dove – ha spiegato Bernard-Louis Roques, co-fondatore di Truffle Capital – le aziende del settore sono molto supportate dalle politiche pubbliche.

“Se la classifica Truffle 100 – che comprende le principali 100 aziende europee del settore – fosse un’unica società, sarebbe più piccola di Microsoft e con una crescita più lenta”, ha spiegato Roques.

“Se si confronta la dimensione dell’industria europea rispetto al PIL e si rapporta questo dato a quello Usa, l’industria europea sarebbe 5 o sei volte più grande. In molte aree geografiche pesa la mancanza di sostegno”, ha aggiunto.

 

Per il 2013, le aziende europee prevedono una crescita dal 5 al 15% trainata soprattutto dal cloud e dai servizi SaaS.

 

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