Interferenze digitale terrestre: il Tavolo tecnico alla ricerca di una soluzione in vista della prossima accensione del segnale LTE

di Raffaella Natale |

Per Aeranti-Corallo, la soluzione sarebbe quella di dotare le antenne riceventi di appositi filtri, in grado di bloccare, o limitare, l’impatto dei segnali interferenti.

Italia


Interferenze Tv-LTE

Continuano i lavori del Tavolo tecnico incaricato dal Ministero dello Sviluppo economico di analizzare le criticità legate all’avvio dei servizi LTE, con particolare riguardo alle problematiche interferenziali tra le frequenze a 800 MHz (ex canali 61-69, ora assegnati ai servizi di banda larga mobile) e la Tv. L’ultima riunione s’è tenuta la scorsa settimana.

La problematica è stata oggetto, nei mesi scorsi, di un’apposita sperimentazione condotta nella città di S. Benedetto del Tronto (AP) finalizzata a verificare la qualità tecnica del segnale televisivo a seguito dell’accensione del segnale LTE.

 

Da quanto emerge, spiega in una nota Aeranti-Corallo che partecipa al Tavolo tecnico, sono due i tipi d’interferenze cui sarebbero sottoposti i sistemi riceventi televisivi: il primo, cosiddetto di “blocking“, consisterebbe nell’accecamento delle antenne di ricezione televisiva a causa della saturazione cui i ricevitori tv verrebbero sottoposti a causa della prevalenza dei segnali LTE su quelli televisivi (i ripetitori Lte, infatti, vengono installati prevalentemente sui tetti delle case e nei contesti urbani, a differenza dei ripetitori televisivi, installati prevalentemente in postazioni di montagna; la vicinanza dei sistemi LTE alle antenne riceventi per la tv digitale terrestre accecherebbe queste ultime nel 20/40% dei casi, impedendo, di fatto, la ricezione di tutte le frequenze tv).

 

Il secondo tipo d’interferenza, invece, è quella da canale adiacente, e, in tale caso, il disturbo riguarderebbe prevalentemente i canali tv più alti (a partire dal 60 Uhf e via via, i successivi a scendere).

 

In entrambi i casi, sono elevati i rischi di disagi all’utenza, in quanto sarebbero numerose le famiglie cui verrebbe, di fatto, impedita – in tutto o in parte – la ricezione dei segnali tv.

 

La soluzione, secondo Aeranti-Corallo, sarebbe quella di dotare le antenne riceventi di appositi filtri, in grado di bloccare, o limitare, l’impatto dei segnali interferenti. L’Associazione ha evidenziato, nel corso dei lavori del Tavolo, che occorre trovare soluzioni per risolvere la problematica, creando il minimo disagio all’utenza con costi per la risoluzione di tali problematiche tecniche a carico esclusivo degli operatori LTE.

 

Il governo è già al lavoro su nuove norme per risolvere il problema delle interferenze tra servizi LTE e la Tv digitale terrestre. E’ quanto ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel corso del Question Time del 24 ottobre (Leggi Articolo Key4biz), informando che sono allo studio “provvedimenti normativi, da proporre eventualmente nell’ambito dell’iter parlamentare di conversione” del Decreto Crescita 2.0, “idonei a definire le modalità con cui gli operatori di telecomunicazioni dovranno intervenire sugli impianti per la ricezione televisiva domestica ripartendo i relativi oneri”.

Passera ha assicurato che verranno adottare “soluzioni rispondenti a criteri di proporzionalità, trasparenza e non discriminazione e scongiurando oneri eccessivi e ingiustificati a carico singoli operatori”.

 

“Il fenomeno interferenziale, sebbene dipenda da fattori diversi, ad esempio l’orientamento degli impianti d’antenna e la qualità del segnale televisivo e del segnale LTE, sarà apprezzabile in ogni caso nella sua incidenza effettiva al momento dell’accensione del segnale, ovvero a partire dal primo gennaio 2013“, ha commentato Passera.

“In previsione di tale scadenza, l’amministrazione, nell’ambito del tavolo tecnico, ha analizzato tutte le possibili soluzioni allo scopo di individuare, con il contributo degli operatori interessati, opportune misure di contrasto al fenomeno”.