‘Content in the Cloud’: l’industria media è davvero pronta ad andare sulla ‘nuvola’?

di Raffaella Natale |

Il 14 novembre a Montpellier, nell’ambito del DigiWorld Summit, se ne discuterà con gli operatori tlc, internet e le media company.

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Music in the cloud

Il ruolo dei contenuti nell’era del cloud, un argomento di grande attualità mentre crescono i servizi sulla ‘nuvola’ e in Francia si apre la battaglia su chi dovrà pagare l’equo compenso per la copia privata (Leggi Articolo Key4biz).

Il 14 novembre, a Montpellier, nell’ambito del DigiWorld Summit, si terrà il seminario ‘Content in the Cloud‘, che consente di fare il punto sulla rivoluzione in atto nell’ambito della distribuzione dei contenuti con la maggiore diffusione dei servizi cloud.

 

Diverse le questioni che saranno affrontate nel corso della giornata:

  • La dematerializzazione dei contenuti;
  • La moltiplicazione degli schermi personali;
  • La modifica dei modelli di consumo da un modello di possesso del contenuto acquistato a quello basato sul servizio on-demand;
  • La disponibilità delle reti a banda larga fisse e mobili e lo sviluppo di piani illimitati;
  • La capacità di storage del cloud;
  • La sicurezza dei contenuti e dell’accesso;
  • Lo sviluppo dell’identità digitale.

 

Sono tutti fattori che evidenziano il graduale passaggio verso un consumo sempre più Any Time, Any Where, Any Device, Any Content (ATAWADAC).

Il consumatore di oggi vuole poter accedere tanto ai suoi contenuti personali quanto a quelli proposti dagli operatori media o internet in ogni momento, su tutti i supporti e indipendentemente da dove si trova, a casa o fuori.

Anche se si cominciano a gettare le fondamenta di questo futuro modello di consumo dei contenuti, resta il fatto che questo cambiamento radicale implica una profonda revisione della catena di valore della distribuzione, dei suoi player e dei modelli economici già stabiliti.

 

L’industria è pronta a sostenere una distribuzione su cloud?

Se la migrazione dei contenuti sulla ‘nuvola’ è già una realtà, restano ancora dubbi sulla capacità dell’industria di garantire il livello di prestazioni che gli utenti si aspettano.

Manca ancora un quadro chiaro sui rischi e sui potenziali ostacoli, come anche una data certa entro la quale rendere veramente possibile il consumo ATAWADAC.

 

E’ necessario reinventare dei modelli di business?

Un aspetto, questo, che riguarda anche la questione dei modelli di finanziamento per i contenuti. A quale tipo di offerta si rivolgeranno gli utenti, gratuita, a pagamento o in affitto? La scelta dipenderà dalla natura dei contenuti? Il modello dominante sarà quello delle offerte premium per abbonamento?

 

La catena di valore resisterà all’avanzata del cloud?

Se l’arrivo degli operatori tlc o delle web company aveva già sconvolto la catena di valore dell’industria dei contenuti, il passaggio al cloud minaccia di mettere ulteriormente a repentaglio gli attuali equilibri. Come si stanno preparando gli attori tradizionali a questa possibile rivoluzione? In particolare quelli della distribuzione fisica e dell’editoria?

Quali minacce rappresentano i new entrant su questo mercato e quale posto sperano di occupare nel tempo? Cosa succederà tra dieci anni alla catena di valore dei contenuti?

 

Sono tutte le questioni alle quali al seminario di Montpellier si cercherà di dare risposte certe con la partecipazione delle telco, delle web company e dell’industria media.