Trasmissione dati wireless: i ricercatori del MIT risolvono con l’algebra il problema della carenza di spettro

di Alessandra Talarico |

Modificate le modalità di trasmissione: invece di inviare i pacchetti, si inoltra un’equazione algebrica. Se un pacchetto viene perso, invece di chiedere alla rete un nuovo invio, il dispositivo ricevente risolve il problema da solo.

Stati Uniti


LTE - Wi-Fi

I ricercatori del Research Laboratory of Electronics del prestigioso MIT di Boston hanno scoperto un metodo per migliorare la trasmissione wireless dei dati senza aggiungere stazioni base o trovare nuovo spettro. Secondo il team guidato da Muriel Medard, c’è un modo per consentire ai dispositivi di usare l’algebra per ‘intrecciare’ i flussi di dati Wi-Fi e LTE senza soluzione di continuità e senza perdere pacchetti.

In genere, una percentuale di pacchetti di dati trasmessa su una rete wireless viene scartata a causa delle interferenze o della congestione della rete. I pacchetti persi causano ritardi e generano un andirivieni di traffico sulla rete, che causa ulteriore congestione.

La tecnologia messa a punto dal MIT insieme alle Università di Porto, Harvard, Caltech e Monaco, cambia le modalità di invio dei dati: in sostanza, invece di inviare i pacchetti, si invia un’equazione algebrica che descrive una serie di pacchetti. Se uno di questi viene perso, invece di chiedere alla rete di inviarlo di nuovo, il dispositivo ricevente risolve il problema da solo.

Dal momento che le equazioni coinvolte sono semplici e lineari, il carico di elaborazione su un telefonino, un router o una stazione di base è trascurabile, ha spiegato Medard.

 

La nuova tecnologia è stata testata sulle reti Wi-Fi del MIT. I ricercatori sono riusciti a incrementare velocità da 1 Mbps a 16 Mbps in sistemi in cui si perde in genere il 2% dei pacchetti di dati. In situazioni in cui viene perso il 5% dei pacchetti, la larghezza di banda è passata da 0,5 Mbps a 13,5 Mbps.

Diverse aziende hanno ottenuto una licenza della tecnologia sottostante, ma il MIT non può rivelarne il nome.

 

I miglioramenti introdotti da questo sistema potranno concretizzarsi nel giro di due-tre anni.

“Qualsiasi rete IP potrà beneficiare di questa tecnologia”, ha affermato Sheau Ng, vice presidente ricerca e sviluppo di NBC Universal.

 

Il lavoro di Medard “rappresenta un’importante innovazione che promette di migliorare significativamente la larghezza di banda e la qualità della trasmissione dati sulle reti wireless in situazioni di scarsa copertura del segnale”, ha sottolineato Dipankar Raychaudhuri, direttore del Winlab della Rutgers University.