eBook, la Ue invia parere motivato a Francia e Lussemburgo: ‘Un mese per allineare l’IVA, ma impegno a modificare le norme’

di Raffaella Natale |

La Commissione s’è, infatti, impegnata a presentare una proposta di riforma della Direttiva sull’Iva entro la fine del 2013. Nel frattempo, però, i due Paesi dovranno riportare l’Iva sugli eBook al tasso più elevato.

Unione Europea


eBook su iPad

La Commissione Ue ha inviato un parere motivato a Francia e Lussemburgo, come Key4biz aveva anticipato (Leggi Articolo), per quanto riguarda la decisione dei due Paesi di ridurre l’Iva sugli eBook. Un passo, quello di Bruxelles che arriva dopo la lettera di messa in mora di luglio.

“La Commissione – si legge nella nota – chiede a Francia e Lussemburgo di modificare le aliquote Iva sui libri digitali” ritenute contrarie alle regole comunitarie.

“I due Stati membri – continua la nota – dispongono di un mese di tempo per allineare le loro leggi al diritto comunitario. Diversamente, la Commissione potrà adire la Corte di Giustizia europea”.

 

Parigi applica dal 1° gennaio un’Iva del 7% sugli eBook come per i libri di carta, invece del previsto tasso del 19,6%. Lussemburgo ha, invece, adottato un’aliquota super ridotta del 3%. La decisione è stata presa per contrastare l’avanzata degli OTT americani su questo nascente mercato, ma tutto ciò, sottolinea la Ue, “è incompatibile con le regole stabilite dalla Direttiva sull’Iva, per la quale i libri digitali costituiscono un servizio fornito per via elettronica e per questo escluso dall’applicazione di un tasso ridotto”.

 

Per l’esecutivo europeo, l’Iva applicata in Francia e Lussemburgo “crea gravi distorsioni della concorrenza a svantaggio degli operatori degli altri 25 Paesi membri”.

Diversi Ministri delle Finanze hanno, infatti, inviato le loro denunce alla Commissione. Tra queste, anche quella del Regno Unito, della Polonia e dei Paesi Bassi, stando alle informazioni fornite da Bruxelles lo scorso luglio. Secondo la Ue, il tasso applicato dal Lussemburgo sarebbe all’origine di una contrazione delle vendite di 4,5 milioni di libri nel Regno Unito fra gennaio e febbraio, per un valore di 37,3 milioni di euro.

 

La Commissione ammette che al momento esiste una “disparità di trattamento” tra libri digitali e quelli di carta, che godono di un’aliquota fiscale più vantaggiosa, e “prende atto dell’importanza degli eBook”.

Consapevole di questo disallineamento ha, quindi, deciso di lanciare una consultazione con gli Stati membri sull’Iva dei libri digitali, sulla quale predisporre una proposta entro la fine del 2013.