WCIT-12, la proposta di Giancarlo Innocenzi Botti: ‘Sia la UN Broadband Commission a mediare tra le parti’

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Giancarlo Innocenzi Botti, unico italiano nella Broadband Commission ONU per lo sviluppo digitale, avanza una proposta per sbloccare lo stallo tra posizioni: che sia proprio la Broadband Commission ad assumere un ruolo di mediazione nell’acceso dibattito.

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Giancarlo Innocenzi Botti

Dal 3 al 14 dicembre 2012 si terrà a Dubai la Conferenza mondiale sulle telecomunicazioni internazionali (WCIT-12) per rivedere le Regole Internazionali sulle Telecomunicazioni (ITR).

E’ un argomento che ha scatenato un ampio dibattito internazionale con posizioni fortemente contrapposte.

Giancarlo Innocenzi Botti, Presidente di Invitalia e unico italiano nella Broadband Commission delle Nazioni Unite per lo sviluppo digitale, avanza una proposta che può sbloccare lo stallo tra posizioni: che sia proprio la UN Broadband Commission ad assumere un ruolo di mediazione nell’acceso dibattito che ne è scaturito.

“Sul tema ITR – ha dichiarato Giancarlo Innocenzi Botti – si è aperto uno scontro molto duro tra lobby, che sta crescendo ogni giorno di più. Il dibattito si gioca tra la proposta ETNO (ovvero i principali operatori Tlc europei) da una parte e dall’altra i cosiddetti Over-the-Top (Google, Apple, Amazon, Netflix, Facebook ecc.)  aziende tutte americane accanto alle quali si sono schierati gli Stati Uniti con uno spiegamento di forze imponente”.

 

Intanto, la regione africana ha votato a favore della proposta ETNO, come pure quella araba della regione del Golfo. Ora si vedrà cosa deciderà la regione europea, quindi toccherà a quella asiatica.

Ma andrebbe evitata una conta di posizioni: sarebbe auspicabile una soluzione negoziata.

 

In questa fase, ha continuato Giancarlo Innocenzi Botti, “potrebbe essere utile una mediazione che tenga conto di tutte le parti in causa. La Broadband Commission per lo Sviluppo Digitale dell’ONU, che riunisce  rappresentanti di ITU, delle istituzioni europee e di Stati nazionali, della FCC americana e delle principali aziende globali, potrebbe giocare un ruolo centrale proponendosi come piattaforma di mediazione tra le imprese (Tlc e Over the Top) e gli Stati (ITU), al fine di difendere l’interesse generale – ha concluso Innocenzi Botti – e non di questa o quella impresa in particolare, o di gruppi di imprese di un unico Stato o regione continentale”.

 

La Broadband Commission delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Digitale è stata istituita nel maggio 2010 su iniziativa congiunta dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) e dell’UNESCO, allo scopo di promuovere lo sviluppo della banda larga, come parte essenziale delle infrastrutture moderne, con notevoli vantaggi economici e sociali per lo sviluppo di tutti i nei paesi.

La Commissione riunisce rappresentanti delle principali imprese globali, degli OTT, dell’ITU, dell’ONU, di Stati nazionali e Istituzioni Europee, della FCC americana. Tra i suoi membri, il Commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, il ‘chief evangelist’ di Google Vinton Cerf, Orlando Ayala di Microsoft e Carlos Slim di America Movil.

 

Nelle scorse settimane, la Broadband Commission ha pubblicato il report State Of Broadband 2012 in cui viene analizzata la penetrazione della banda larga in 177 economie nazionali, con l’obiettivo di realizzare l’inclusione digitale di tutti i cittadini. In occasione della presentazione del Report, Giancarlo Innocenzi Botti ha tenuto due speech: How to ensure future investments for telecommunications infrastructures e WCIT-12: The ITRs and the future of Internet.

 

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