Prove tecniche di consolidamento: Softbank acquisisce il 70% di Sprint, SFR verso fusione con Numericable

di Alessandra Talarico |

Softbank ha raggiunto un accordo per l’acquisizione del 70% di Sprint per 20 miliardi di dollari mentre SFR starebbe trattando con Numericable in vista di una fusione.

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Venti di consolidamento nelle tlc mondiali: in Francia, SFR (gruppo Vivendi) sarebbe in trattative in vista di una possibile fusione con Numericable, che darebbe vita a un attore di primo livello nel mercato della banda larga. Oltreoceano, l’operatore giapponese Softbank ha raggiunto un accordo per l’acquisizione del 70% di Sprint per 20 miliardi di dollari.

 

Nell’ambito della transazione, Softbank acquisterà azioni del valore di 8 miliardi direttamente da Sprint al prezzo di 5,25 dollari ciascuna e farà un’offerta per acquisire dagli attuali azionisti titoli per 12 miliardi a 7,30 dollari ciascuno, un premium abbastanza alto rispetto all’attuale valutazione delle azioni Sprint.

Data la struttura dell’accordo, non sarà richiesto il voto degli azionisti.

 

L’acquisizione rappresenta una scommessa per Softbank che vorrebbe replicare il successo riscosso dai suoi servizi wireless LTE in Giappone sul mercato americano.

Sprint è il terzo maggiore operatore mobile Usa ma il suo peso sul mercato è decisamente inferiore rispetto ai leader Verizon e AT&T. la speranza di Softbank è che la società riesca a consolidare la propria posizione sul mercato con l’acquisizione di nuovo spettro o di operatori più piccoli.

 

In Francia, intanto, proseguono da diverse settimane i negoziati per la fusione tra SFR e Numericable.

Secondo le stime di alcuni analisti, SFR vale 15 miliardi di euro e Numericable – controllata dai gruppi di private equity Carlyle, Cinven e Altice – vale circa 4-5 miliardi.

La proposta al vaglio delle parti prevede la creazione di una newco con Vivendi al 49% e Numericable al 51%.

I negoziati, secondo le fonti citate dalla stampa d’oltralpe, sono ancora nelle fasi preliminari e rappresenterebbero soltanto una delle opzioni al vaglio di Vivendi per il futuro della sua controllata telecom.

Tra le altre opzioni, la vendita di SFR a Vodafone – che fino al 2011 controllava il 44% di SFR – o la quotazione in Borsa.

Il conglomerato media intende diminuire la propria esposizione nel mercato telecom francese caratterizzato al momento da una feroce guerra dei prezzi scatenata dall’ingresso del quarto operatore mobile Free.

Una fusione permetterebbe di ottenere importanti risparmi, che una fonte stima intorno a 1 miliardo di euro. Insieme, i due operatori contano 600 mila clienti a banda larga (500 mila Numericable e 100 mila SFR).

 

Vivendi – che possiede anche Universal Music Group, l’operatore pay-TV Canal Plus e l’editore di giochi Activision Blizzard – ha anche interpellato alcune banche per esaminare la possibile vendita della controllata brasiliana GVT e della quota di maggioranza di Maroc Telecom, il principale operatore telecom marocchino.