Buchmesse, gli editori italiani al governo: IVA su eBook ridotta al 4% e credito d’imposta su innovazione digitale

di Raffaella Natale |

Paolo Peluffo annuncia una task force. E su pirateria, subito Regolamento Agcom ma solo le sanzioni non bastano, anche qui bisogna innovare. Report AIE a più di pagina.

Germania


eBook

Non usa mezze parole il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo, nel suo intervento alla 64ma edizione della Buchmesse, il più importante appuntamento per lo scambio dei diritti del settore editoriale librario, in programma da oggi al 14 ottobre a Francoforte.

Non è più il tempo di parole per il mondo del libro. Ci servono fatti“, ha detto Polillo, rivolgendosi al Sottosegretario Paolo Peluffo delegato dal Governo italiano a inaugurare il Punto Italia.

Aggiungendo, “Datevi una politica coordinata per il libro, troppi e frammentati sono i rapporti e gli interlocutori del nostro mondo su sostegno all’editoria, promozione della lettura e diritto d’autore. Dateci sostegno per far abbassare l’IVA sugli eBook dal 21% al 4% e dateci un credito d’imposta sull’innovazione digitale”.

 

I libri di carta oggi sono sottoposti all’Iva al 4%. La distorsione, rispetto ai libri digitali, è evidente.

Oggi, ha sottolineato Polillo, le imprese europee devono competere con nuovi attori provenienti da oltreoceano che sfruttano vantaggi fiscali sull’Iva. Per questo l’Europa “deve rispondere in modo deciso e far cessare la discriminazione tra libri di carta e libri digitali che, oltre a essere incomprensibile, è sempre più dannosa“.

Una discriminazione fiscale si traduce in un disincentivo al consumo e all’innovazione in un settore importante anche ai fini dell’implementazione dell’Agenda europea.

 

Nel varo dell’Agenda digitale italiana, ha ribadito il presidente degli editori, fino a oggi i contenuti sono stati messi in secondo piano.

 

Polillo non ha tralasciato un altro aspetto cruciale, la pirateria: “La tutela del diritto d’autore deve essere presidiata, a maggior ragione nel digitale”.

E sul Regolamento Agcom, al quale sta ancora lavorando l’Autorità, “In tutta Europa e negli Stati Uniti vi sono meccanismi che consentono agli aventi diritto di segnalare ai gestori dei siti le violazioni dei diritti d’autore, invitandoli a rimuovere le copie non autorizzate. Sembra che solo in Italia ciò non debba essere possibile”.

Peluffo ha risollecitato l’Agcom ad emanare il Regolamento ma, ha commentato Polillo, “la valorizzazione dei diritti d’autore non deve limitarsi alla protezione e alle sanzioni. Anche in questo campo si deve innovare”.

In questo quadro, gli editori guardano con soddisfazione al recente accordo tra Google e gli editori americani che ha sancito come si possa lavorare nel digitale.

 

Peluffo ha replicato che “Le norme, le agevolazioni fiscali e i contributi economici sono importanti, ma serve una grande azione sinergica di tutti gli attori della filiera

Il Sottosegretario con delega all’Editoria ha precisato anche:  Dobbiamo portare i libri nelle scuole, nelle famiglie, in tutti i luoghi di ritrovo delle persone“.

E ha annunciato che nelle prossime settimane proporrà l’istituzione di una task force sul libro, un gruppo di lavoro interministeriale che adotti tutti le misure necessarie a sostenere e promuovere la lettura, nella scuola e nelle università, innanzitutto.

 

Dati alla mano, la situazione è, infatti, preoccupante e anche il mercato dell’editoria soffre la crisi economica e ha bisogno di soluzioni urgenti per uscirne e sfruttare le innovazioni, specie nel digitale.

 

Il mercato del libro nel 2011 peggiora in modo deciso: -3,7% il giro d’affari lo scorso anno, secondo i dati Nielsen, per i canali trade, – 4,6% se consideriamo invece tutto il perimetro del mercato del libro (dati AIE), -8,7% (sempre dati Nielsen, canali trade) nei primi nove mesi del 2012.

Diminuisce nel 2011 anche la lettura: sono oggi 25,9milioni gli italiani che leggono almeno un libro in Italia, 723mila meno del 2010.

Cresce e si diversifica invece l’offerta editoriale: aumentano i titoli e le copie immesse sul mercato, diminuiscono i prezzi medi e si consolida il segmento dell’ebook. Sullo sfondo, una crisi profonda: per la prima volta negli ultimi 3-4 decenni il mercato del libro, che aveva mostrato storicamente un andamento anticiclico, si allinea al negativo contesto generale dei consumi.

Sono questi gli elementi principali che fotografano il mercato 2011 e i primi nove mesi del 2012 così come risulta dal Rapporto 2012 a cura dell’ufficio studi AIE (in allegato la sintesi e l’intervento integrale del presidente Polillo).

 

Il libro si compra sempre più nelle librerie di catena e online. Importante l’accelerazione nelle vendite degli ebook, che rappresentano tuttavia un mercato ancora embrionale, arrivando a fine 2011 ai 12,6milioni di fatturato (+740% sul 2010). Rappresentano lo 0,87% dei canali trade (o lo 0,38% del mercato complessivo). Buone comunque le performance di tutto il mercato digitale: al mercato ebook occorre sommare infatti oltre 150milioni di euro di banche dati (online e offline). Un segmento in crescita del 20% rispetto al 2010.

 

Segno meno per la lettura in Italia: 25,9milioni i lettori in Italia nel 2011. Segno più per quella degli ebook – Per la prima volta dal 2007 anche la lettura registra una flessione: nel 2010 infatti gli italiani con più di 6 anni erano il 46,8% della popolazione, nel 2011 sono scesi al 45,3% (723mila lettori in meno del 2010). Per un confronto con gli altri Paesi, legge ben il 61,4% degli spagnoli, il 70% dei francesi, l’82% dei tedeschi e il 72% degli americani. Cresce invece la lettura di ebook su device dedicati (tablet ed eReader).

 

Export stabile nel 2011 a 41 milioni di euro, l’1,2% del mercato del libro.

 

E i primi mesi del 2012? Tutti segni meno, tranne che per l’ebook – Nel 2012 si sono pienamente confermati gli elementi di crisi strutturale della situazione economica italiana. Si è ridotta la produzione: il numero di titoli pubblicati e immessi nel mercato nei primi cinque mesi del 2012 è del 9,1% inferiore a quello del corrispondente periodo del 2011: si è passati dai 29.900 a poco più di 27mila titoli nel 2012.

Nei primi nove mesi di quest’anno i canali trade hanno fatto segnare un -8,7% a copie e un -7,3% a valore (Fonte: Nielsen per AIE). In questo contesto, anche se mancano i dati di mercato complessivi, fa eccezione il settore degli e-book. Alla fine di dicembre erano disponibili 19.884 titoli (e 28.949 “manifestazioni”, cioè i vari formati – ePub, pdf, etc – dello stesso titolo). All’inizio di giugno erano diventati 31.615 (e 43.427 “manifestazioni”), con una crescita in meno di sei mesi del 59%, e a settembre sono passati a 37.662mila titoli (e circa 60mila manifestazioni).

 

Oggi alla Buchmesse l’AIE ha presentato anche una serie di progetti come TISP (Technology and Innovation for Smart Publishing) per andare verso il “libro intelligente”.

Spazio anche per il progetto LIA che mette a disposizione di non vedenti e ipovedenti un’intera libreria online, tremila i titoli di narrativa e saggistica che saranno disponibili a regime, tanto per cominciare. I primi titoli già sotto test (di accessibilità)

L’AIE ha pure annunciato il Premio internazionale BOP, il Bologna Prize for the Best children’s Publishers of the year, in occasione dei 50 anni della Fiera del Libro per ragazzi di Bologna.

 

 

Lo stato dell’editoria in Italia

Presentazione del Rapporto AIE 2012