IAB Forum: nuove opportunità ‘digital’ per la comunicazione. L’industria chiede al governo certezze sulla Agenda digitale

di Raffaella Natale |

Simona Zanette (IAB Italia): ‘Restare fuori dai moltiplicatori offerti dalla Digital Economy, significa anche negare alle imprese italiane le opportunità per creare posti di lavoro’.

Italia


Simona Zanette

Ha aperto oggi i battenti lo IAB Forum, una due giorni a Milano dedicata quest’anno alla ‘digital opportunity‘.

Il concept, nato dalla volontà di IAB Italia di ampliare i confini dell’evento per analizzare gli scenari dell’economia digitale a 360°, rispecchia l’evoluzione di un mercato sempre più centrale nel contesto socioeconomico del Paese. Una tendenza confermata dall’impegno del Governo nell’accelerare il processo di digitalizzazione in Italia, attraverso l’attuazione dell’Agenda Digitale e la realizzazione di misure atte a favorire la nascita di start-up innovative, elementi ritenuti strategici per la ripresa e il rilancio dell’economia.

 

L’argomento centrale di questo evento, considerato il più autorevole sulla comunicazione digitale e interattiva nel nostro paese (all’appuntamento si sono registrate oltre 10 mila persone), sarà appunto l’Agenda digitale, il cui decreto è stato approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri (Leggi Articolo Key4biz) e servirà per traghettare l’Italia nell’economia digitale e nell’ambito dell’ambizioso Piano Horizon 2020 della Commissione europea.

 

Un concetto che il Presidente IAB Italia Simona Zanette ha ribadito con forza, sostenendo che “I 200 milioni di euro approvati recentemente dal Governo (per le start-up innovative, ndr), devono essere investiti subito altrimenti abbiamo un serio problema di arretratezza. Restare fuori dai moltiplicatori offerti dalla Digital Economy, significa anche negare alle imprese italiane le opportunità per creare posti di lavoro“.

 

I partecipanti, dalle istituzioni al mondo delle aziende, saranno impegnati nell’approfondimento delle misure dettate dal decreto e nel capire come possono essere adattate al mondo delle imprese, consentendo alla nostra economia di avere una nuova opportunità di crescita e, soprattutto, di uscita dalla crisi.

 

Da smart city a banda larga, da eGovernment a eCommerce e start-up, niente verrà tralasciato.

Ma oggi non saranno presenti per motivi istituzionali né il Ministro Francesco Profumo, né il suo consigliere Mario Calderini, coordinatore del Gruppo di Lavoro Smart Communities Agenda Digitale, che hanno inviato un videomessaggio.

C’è, invece, Alessandro Fusacchia, Consigliere del Ministro Corrado Passera e Coordinatore della Task-Force ministeriale per le start-up innovative.

 

I dati Nielsen, che verranno presentati durante lo IAB Forum, confermano il trend di crescita di internet e del digitale attraverso una fotografia del mercato pubblicitario, che si rivela sempre più attento agli investimenti sulla rete e ai nuovi strumenti cross-mediali. Il consumatore internet ha incrementato la propria presenza sul web, con interessanti valori di fruizione di contenuti nell’arco della giornata, e le aziende hanno compreso la rilevanza di essere presenti sui nuovi media con livelli di spesa superiori rispetto al passato.

 

“I rappresentanti del governo – ha commentato Simona Zanette – devono darci certezze sull’attuazione dell’Agenda Digitale perché i 28 milioni di italiani che accedono ad Internet rappresentano solo il 54% della popolazione: il 46% soffre del digital divide“.

 

L’Agenda digitale approvata dal Governo prevede 150 milioni di euro stanziati per portare la banda larga in aree a fallimento di mercato nel Centro Nord (es. comunità montane e piccoli comuni) in una logica di attivazione di maggiori risorse regionali e private

Fondi che si andranno ad aggiungere ad altri 600 milioni di euro, già disponibili, indirizzati allo sviluppo della banda larga ed ultralarga nelle zone meridionali.

 

L’advertising online chiude l’anno in corso con una crescita del +12%, in un mercato degli investimenti pubblicitari che perde, secondo i dati Nielsen, complessivamente di un -8,4%.

E’ il cambiamento delle abitudini e dei modelli di consumo degli italiani ad incidere in maniera significativa sul trend positivo segnato dall’online advertising: oggi sono 28 milioni gli utenti internet (Audiweb – giugno 2012) e in linea con l’aumento dell’audience, emerge un significativo cambiamento nella fruizione della TV: sempre più italiani la guardano via internet, registrando un incremento pari al + 750% rispetto al 2010, e nel 2012 gli investimenti in online video advertising hanno visto un aumento del +85% rispetto al 2011, arrivando a 89 milioni di euro, con uno spostamento di investimenti dalla tv tradizionale all’online video advertising pari al +2.5%.

 

Simona Zanette ha commentato a margine della sua presentazione:  “Se confrontiamo i due media in termini di massa critica, la tv è presente in tutte case degli italiani, internet lo è ancora nel 54% delle famiglie del nostro Paese. Questo rappresenta un freno agli investimenti in advertising online. In questo senso, è essenziale che si intervenga per incentivare lo sviluppo digitale del Paese, agendo in particolare sulle leve legate all’alfabetizzazione digitale e alle infrastrutture. E necessario “fare adesso” e con decisone, e in questo siamo fiduciosi nel lavoro delle istituzioni, che si stanno muovendo per scardinare i modelli esistenti prima ancora di iniziare a costruire.”

 

La seconda giornata sarà maggiormente focalizzata sulla ‘Digital Industry’, durante la quale verranno date precisa indicazioni sul mercato della comunicazione, si analizzeranno i cambiamenti in atto e si valuteranno le prospettive future dell’advertising digitale,  considerando l’evoluzione dell’audience, i modelli e il ruolo delle agenzie. La trasformazione dei contenuti, sarà invece oggetto di una Tavola Rotonda dedicata alle best practice del mondo editoriale.

L’ultima sessione sarà dedicata allo “Start-up Forum“, spazio di visibilità e confronto per gli imprenditori del settore, in conclusione del quale sarà consegnato il Premio “Start-Up” Nicola Silvestri.