Agenda digitale e contenuti online: quali presupposti per arricchire l’offerta dell’industria italiana? Convegno a Roma

di Raffaella Natale |

‘La rete è nulla senza contenuti’. Domani l’appuntamento organizzato da Confindustria Cultura Italia e APT.

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Digital Agenda

L’Agenda digitale deve andare di pari passi con l’incentivazione del mercato dei contenuti online. Il business del mercato digitale gira proprio attorno a questo. ‘La rete è nulla senza contenuti’, proprio come dicono Confindustria Cultura Italia e l’Associazione Produttori Televisivi (APT) e su questo punto sarà incentrato il loro convegno di domani 3 ottobre a Roma (Auditorium del Parco della Musica), “L’Agenda digitale per lo sviluppo dei contenuti culturali”.

 

I numeri parlano chiaro: l’industria culturale italiana riunisce oltre 17mila imprese, che danno lavoro complessivamente a circa 300 mila persone, per un valore aggiunto pari a circa 16 miliardi di euro.

 

L’industria italiana, oltre a essere un fondamentale settore economico del nostro Paese, rappresenta, nei suoi vari segmenti, eccellenze a livello mondiale. Cinema, musica, spettacolo dal vivo, libri, editoria periodica, produzioni televisive,  videogiochi, sono la massima espressione culturale del made in Italy.

 

L’intero settore sta ormai da tempo affrontando la rivoluzione digitale e la rete rappresenta in quest’ottica un formidabile strumento per facilitare la distribuzione e la fruizione di contenuti culturali. Ma servono maggiori leve di sviluppo.

Non a caso, proprio nei giorni scorsi, la Commissione Ue ha lanciato l’allarme: gli Stati membri sono ancora troppo indietro nel lancio di servizi di video on-demand (Leggi Articolo Key4biz).

Bruxelles ha, infatti, annunciato che avvierà una serie di confronti con i Paesi membri, perché il quadro che emerge dalla prima Relazione sull’applicazione della Direttiva sui servizi di media audiovisivi non è incoraggiante.

 

La Ue crede, invece, molto nella cultura e creazione per stimolare crescita e occupazione. A questi settori, che comprendono tra gli altri cinema, Tv, musica, editoria e radio, fa capo oggi fino al 4,5% del PIL e il lavoro di 8,5 milioni di persone sul mercato Ue.

Un comparto che oggi deve fare i conti con sfide importanti, poste dal passaggio al digitale e dalla globalizzazione, ma anche dalla difficoltà ad accedere ai finanziamenti.

La Ue ha anche in programma di mobilitare finanziamenti Ue per aumentare il sostegno (Leggi Articolo Key4biz), in particolare mediante il programma da 1,8 miliardi di euroCreative Europe“, che copre il periodo 2014-2020, ed i fondi della politica di coesione.

E in Italia?

 

La musica online, il comparto più avanzato nella migrazione al web, costituisce oggi il 33% dell’intero mercato discografico italiano per un valore complessivo pari a circa 17,8 milioni di euro.

Ma anche editoria, cinema e prodotti audiovisivi stanno facendo passi da gigante per aumentare l’offerta in rete. Basti pensare che attualmente la maggior parte delle novità editoriali sono disponibili contemporaneamente in formato cartaceo ed eBook e che è possibile fruire film online in modalità video on-demand su più di 16 piattaforme.

Dopo anni di dibattito su reti e infrastrutture è giunto il momento di concentrarsi sulla crescita dei contenuti online, sulle potenzialità, le opportunità e i presupposti necessari per lo sviluppo del mercato digitale.

 

Da qui ben si comprende l’importanza dell’evento fissato per domani che si aprirà con i saluti del presidente APT, Fabiano Fabiani, e sarà introdotto del Vicepresidente di Confindustria, Alessandro Laterza.

Seguiranno le testimonianze di Mario Fontana, responsabile BizSpark Italia – Microsoft e di Paolo D’Andrea, responsabile Servizi Innovativi Telecom Italia, che faranno da premessa al confronto, moderato da Roberto Sommella – condirettore di MF-Milano Finanza – tra i presidenti di ANICA Riccardo Tozzi, FIMI Enzo Mazza, Confindustria Digitale Stefano Parisi e l’amministratore delegato di RaiNet Piero Gaffuri.

 

E’ previsto l’intervento dell’onorevole Deborah Bergamini, relatrice alla Camera dei deputati del progetto di legge parlamentare sull’Agenda Digitale Italiana, che porta la firma di Paolo Gentiloni (Pd), Antonio Palmieri (Pdl) e Roberto Rao (Udc). Chiuderanno i lavori il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo e il presidente di Confindustria Cultura Italia e AIE Marco Polillo.