TI Media: scade oggi il termine per presentare le offerte. L’identikit del candidato ideale

di Raffaella Natale |

E se alla fine Telecom Italia decidesse di non vendere?

Italia


Franco Bernabè

Dopo settimane molto animate e una Borsa in pieno fermento (Leggi Articolo Key4biz), scade oggi il termine ultimo per la presentazione delle offerte non vincolanti per gli asset di TI Media, messi in vendita da Telecom Italia.

Gli interessati possono presentare un’offerta per l’intera società di media o separatamente per gli asset televisivi, La7 ed Mtv, o per la società che possiede i tre multiplex per il digitale terrestre, TI Media Broadcasting (TIMB).

 

Difficile che già stasera si sappiano i nomi delle società, broadcaster o fondi, che hanno presentato un’offerta. I due advisor scelti da Telecom Italia, Mediobanca e Citigroup presenteranno una relazione che verrà esaminata nel Cda fissato per giovedì 27 settembre.
Unica certezza: Proto Organization ha riferito d’aver presentato un’offerta di acquisto vincolata da 150 mln di euro per La7.
Una fonte ha riferito che anche “Clessidra ha presentato un’offerta non vincolante per l’intero perimetro della società”.

 

La lista dei pretendenti s’è ridotta dopo che Mediaset ha apertamente dichiarato che non parteciperà alla gara, così come Sky (Leggi Articolo Key4biz), L’Espresso e forse anche Al-Jazeera.

Secondo indiscrezioni di stampa, in lizza ci sarebbero, però, ancora Urbano Cairo, che raccoglie la pubblicità per La7, Discovery Channel, la tedesca RTL, gli spagnoli di Abertis per le torri, 3 Italia, oltre che i fondi infrastrutturali e di private equity, tra cui l’italiano Clessidra.

 

Analizzando la situazione, La7 rappresenta un asset appetibile, visti i buoni dati della raccolta pubblicitaria in un mercato in forte calo, così come anche i multiplex. Ma pesano due incognite, la prossima asta delle frequenze televisive e la revisione delle posizioni dei canali sul telecomando (LCN- Logical Channel Number), a cui l’Agcom sta lavorando dopo le sentenze del Consiglio di Stato (Leggi Articolo Key4biz).

 

A questo c’è da aggiungere, che il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, ha detto chiaramente che TI Media ‘non verrà venduta a qualunque prezzo’.

Bernabè ha indicato che il gruppo conta di chiudere l’operazione entro fine anno in modo tale da portare l’indebitamento netto a 27,5 miliardi di euro, per rispettare il piano industriale, ma l’operatore tlc non ha alcuna fretta e non intende svendere gli asset. Tanto più che c’è chi ipotizza che alla fine Telecom potrebbe anche decidere di non vendere più, proprio in vista del grande successo che stanno registrando le trasmissioni di informazione di La7.

 

Volendo fare qualche ipotesi, il candidato ideale dovrebbe essere una società che voglia rafforzarsi sul mercato italiano o arrivare nel nostro Paese, ma che disponga già di una forte library di contenuti, per contenere i costi dell’operazione.

Discovery o la francese Canal+ potrebbero rispondere all’identikit. Ma anche RTL (Bertelsmann), che possiede M6 in Francia, Channel 5 nel Regno Unito, e Antena 3 in Spagna, per un totale di 47 canali televisivi e 29 emittenti radiofoniche, sarebbe ben posizionata, se non fosse che nei giorni scorsi, presentando il piano degli investimenti, Bertelsmann non ha fatto alcun riferimento all’Italia (Leggi Articolo Key4biz).