New Media: approfondimento dell’aspetto costituzionale della nuova comunicazione digitale. Se ne parlerà il 17-18 settembre a Napoli

di Raffaella Natale |

L’evento, che sarà ospitato dall’Università Federico II (Facoltà di Giurisprudenza), è organizzato dalla professoressa Giovanna De Minico con il Dipartimento di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato.

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L’era della comunicazione, con l’avvento dei new media, specie dei social network, è stata completamente e profondamente rivoluzionata. Nasce da ciò il convegno nazionale “Nuovi Mezzi di Comunicazione e identità: omologazione o diversità?“, che verrà ospitato dall’Università Federico II di Napoli, Facoltà di Giurisprudenza, lunedì 17 e martedì 18 settembre.

L’evento è organizzato dalla professoressa Giovanna De Minico con il Dipartimento di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato, a conclusione di un rilevante Programma di ricerca, PRIN 2008 – 2010 sui new media (cofinanziato D.M. 20/1/2010 prot. n. 3/Ric./2010), di evidente interesse per l’Italia.

 

I  lavori verranno aperti dal preside della Facoltà di Giurisprudenza, il professor Lucio De Giovanni, che passerà la parola al professor Massimo Villone, responsabile nazionale del progetto, per l’introduzione. Coordinerà il professor Vincenzo Cocozza. Seguiranno, quindi, le relazioni dei professori Adriana Ciancio, Gianmario De Muro, Filippo Donati, Giovanna De Minico e Massimo Villone, coordinatori delle rispettive unità locali.

Le conclusioni spetteranno al professor Enzo Cheli, giudice emerito della Corte Costituzionale.

 

Mission di questa due giorni è un interessante confronto sui nuovi mezzi di comunicazione, dall’IPTV allo streaming, passando per il VOIP e i social network.

Il nodo centrale sarà la loro compatibilità costituzionale, specie per quanto riguarda la comunicazione politica, i soggetti deboli e le identità linguistiche, etiche e religiose.

 

Obiettivo della Ricerca PRIN 2008 – 2010 è, infatti, ricostruire in chiave aggiornata e moderna il sistema delle norme costituzionali riferibili alle nuove tecnologie di comunicazione, sia in termini complessivi, sia con specifica attenzione a settori particolarmente sensibili.

 

Puntuale attenzione si porrà al rapporto tra regolazione nazionale e regolazione sovranazionale, e in specie europea, anche tenendo conto della effettività della regolazione da parte di singoli stati di realtà che per loro natura difficilmente possono essere contenute in dimensioni territoriali limitate.