Smartphone economy: per JPMorgan, l’iPhone 5 spingerà la crescita del PIL Usa

di Alessandra Talarico |

Secondo l’analista Michael Feroli, l’iPhone potrebbe incrementare il PIL americano di 3,2 miliardi di dollari nel quarto trimestre o 12,8 miliardi di dollari su base annuale.

Stati Uniti


iPhone

Il prossimo iPhone, che sarà presentato domani 12 settembre, potrebbe riuscire in un intento finora mancato dalle istituzioni americane, ossia ‘spingere’ la crescita del PIL fra lo 0,25% e lo 0,50% nel quarto trimestre.

L’anticipazione, riportata dal Wall Street Journal, è del capo economista di JPMorgan, Michael Feroli, che in una nota ai clienti – intitolata “Can one little phone impact GDP?’ – prevede che Apple venderà circa 8 milioni di iPhone 5 negli ultimi tre mesi dell’anno.

 

Partendo dal presupposto che l’iPhone “sarà venduto al prezzo di 600 dollari, con circa 200 dollari di spesa per i componenti, vuol dire che 400 dollari per dispositivo andranno a conteggio del PIL”. Ne consegue, secondo Feroli, l’iPhone potrebbe incrementare il PIL di 3,2 miliardi di dollari nel quarto trimestre o 12,8 miliardi di dollari su base annuale.

Si tratta di un aumento di 0,33 punti percentuali del tasso annuale di crescita del PIL e potrebbe limitare il rischio che l’economia americana cresca meno del 2% previsto da JP Morgan nel quarto trimestre.

 

Sempre secondo il quotidiano newyorkese, quando l’iPhone ha raggiunto una diffusione ‘di massa’, lo scorso ottobre, oltre la metà dell’aumento dello 0,8% delle cosiddette vendite al dettaglio ‘core’ (escludendo auto, benzina e materiali da costruzione) è stato generato proprio dalle vendite online e dalle vendite di computer e software. Le due categorie insieme hanno registrato il loro maggior incremento mensile e secondo Feroli questa crescita è stata trainata dall’iPhone, che ha quindi contribuito ampiamente alla crescita del PIL.

 

E l’impatto del nuovo modello dovrebbe essere ancora più consistente: Feroli avverte che “…la stima potrebbe sembrare eccessiva e per questo dovrebbe essere trattata con scetticismo”, ma aggiunge: “crediamo che le recenti prove siano coerenti con questa proiezione”.

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