Cloud computing: è il copyright a frenare il cammino della strategia Ue?

di Alessandra Talarico |

La Ue propone di semplificare la gestione e la concessione di licenze multiterritoriali dei diritti di opere musicali per un uso online, ma la bozza sarebbe ostacolata dalle società di gestione collettiva.

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Copyright

Come anticipato la scorsa settimana (Leggi articolo Key4biz), la genesi della nuova strategia Ue in materia di cloud computing si sta rivelando più lunga del previsto. A frenarla, secondo le rivelazioni del sito web Euractiv, vi sarebbe una controversia legata alle licenze dei contenuti digitali.

Il progetto di direttiva della Ue propone di semplificare la gestione e la concessione di licenze multinazionali dei diritti di opere musicali per un uso online, ma la questione è complessa e, soprattutto, anticipa Euractiv, presupporrebbe un ridimensionamento del potere delle società di gestione collettiva che gestiscono i compensi legati alla musica e al download di contenuti sui diversi dispositivi mobili dotati di memoria (Internet key, cellulari e Pc portatili).

Le difficoltà, in particolare, sarebbero legate alla resistenza di queste società (come in Italia la SIAE) che desiderano preservare i diritti di licenza su base territoriale, ostacolando quindi le licenze per la fruizione di contenuti su base multinazionale. Dal momento che sulla ‘nuvola’ non vi è alcun limite alla capacità di memoria, i compensi non possono essere facilmente calcolati e applicati come sui dispositivi fisici.

 

La bozza, che doveva essere pubblicata prima della pausa estiva, è stata oggetto – secondo Euractiv – di una forte contrapposizione tra la direzione Mercato Interno (Dg Market), direttamente responsabile della direttiva, e la DG Connect, responsabile per la strategia cloud.

 

Nel dibattito è intervenuto anche John Higgins, direttore generale  di DigitalEurope, secondo cui “I servizi cloud possono portare grandi benefici all’Europa, riducendo i costi dei servizi pubblici, offrendo alle aziende accesso più veloce e più conveniente alla capacità IT e accelerando la crescita delle piccole e medie imprese tecnologiche europee. La strategia Ue per il cloud è un passo importante per la realizzazione di questi benefici”.

L’associazione intende dare il massimo sostegno alla strategia europea sul cloud ma vuole anche vedere quello che sarà fatto per la tutela del copyright e per affrontare problemi cruciali quali la giusta remunerazione dei creatori e le garanzie per gli utenti, ha aggiunto Higgins.

 

“Con l’economia in difficoltà, dobbiamo ricordare a noi stessi che cosa è in gioco e concentrarci su come ottenere un quadro europeo che guidi l’innovazione e l’adozione del cloud il più presto possibile. Il potenziale della nube per aumentare la competitività, la crescita e l’occupazione in Europa è semplicemente troppo grande per ignorarlo”, ha affermato invece Mark Lange, consulente senior di Microsoft  per l’Europa.