Scuola digitale: la Sardegna si candida a diventare data center nazionale

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Tutte le scuole e le aule saranno parte di una rete globale con connessione a banda larga in una infrastruttura cloud, che consentirà di estendere e condividere con altre scuole anche di altri Paesi le attività di costruzione della conoscenza.

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“Il progetto di ‘Scuola digitale’ rappresenta uno dei punti qualificanti dell’azione di governo della Giunta regionale”. E’ quanto ha affermato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci presentando il bando per la realizzazione dei contenuti per la ‘Scuola digitale’ della Sardegna, che sarà rimodulato e pubblicato a settembre per essere adeguato alle direttive del Ministero e diventare così progetto pilota nazionale.

 

“Un progetto bandiera della legislatura in corso e della programmazione regionale dei fondi strutturali dell’Unione europea”, ha affermato ancora Cappellacci.

 

La Sardegna si candida a diventare un Data Center nazionale dedicato alla scuola italiana ad elevata affidabilità, con la definitiva digitalizzazione della didattica, anche grazie allo sviluppo del cloud computing che consentirà inoltre la fruizione online di molti servizi per gli studenti, i docenti, le famiglie.

Tutte le scuole e le aule saranno parte di una rete globale con connessione a banda larga in una infrastruttura architetturale di tipo cloud, la quale consentirà di estendere e condividere con altre scuole anche di altri Paesi le attività di costruzione della conoscenza.

 

“Una vera rivoluzione didattica che cambierà il modo di lavorare di 20 mila docenti”, ha concluso Cappellacci.

 

Parte della gare è stata rivista perchè il Governo si è impegnato a garantire la fornitura gratuita della piattaforma multimediale già prevista nel bando, ha spiegato infine l’assessore Sergio Milia che ha quindi informato che l’intervento dell’esecutivo ha permesso un risparmio di circa 7 milioni di euro, che sarà destinato all’acquisto dei primi tablet che, nel primo ciclo, saranno forniti alle prime medie e alle prime superiori (a.t.).