Pirateria: il governo francese taglia drasticamente i finanziamenti all’Hadopi

di Raffaella Natale |

Aurélie Filipetti: ‘Costa troppo e non ha raggiunto gli obiettivi per la quale era stata costituita’.

Francia


Aurélie Filippetti

L’Hadopi (Autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur l’Internet) non ha compiuto la propria missione di sviluppo dell’offerta legale. Di questo ne è convinto il Ministro francese della Cultura, Aurélie Filippetti, che ha annunciato un drastico taglio al budget di questa Autorità, istituita dalla controversa legge contro la pirateria, fortemente voluta dall’ex presidente Nicolas Sarkozy.

 

In un’intervista rilasciata oggi al Nouvel Observateur, la Filippetti ha commentato che “dal punto di vista finanziario, 12 milioni di euro l’anno e 60 agenti, sono tanti per inviare un milione di eMail”.

La Filippetti, evidenziando posizioni molto lontane dai suoi predecessori, ritiene che “il distacco dell’accesso a internet è una sanzione sproporzionata rispetto all’obiettivo posto”, aggiungendo che tutto ciò verrà esaminato dalla gruppo di lavoro capeggiato da Pierre Lescure, incaricato di rivedere tutta la legge Hadopi, che prende appunto il nome dall’Alta Autorità chiamata a vigilare sul downloading illegale (Leggi Articolo Key4biz).

 

Le conclusioni delle consultazioni con l’industria, che partiranno a settembre, sono previste per il prossimo marzo e avranno, più generalmente, l’obiettivo di predisporre un nuovo piano di digitalizzazione della cultura francese.

Nell’attesa, nell’ambito degli impegni presi dal governo di riduzione delle spese pubbliche, il Ministro preferisce tagliare ‘ampiamente’ i fondi destinati all’Hadopi per il 2012.

“Preferisco limitare il finanziamento di cose la cui utilità non è provata“, ha dichiarato la Filippetti, annunciando che il mese prossimo fornirà ulteriori dettagli in merito a questa decisione.

 

L’Hadopi è incaricata di incentivare l’offerta legale dei beni culturali su internet (musica, libri, videogame, film, serie televisive…) e lottare contro la pirateria con un sistema di risposta graduale, detto dei tre strike, cioè tre avvisi inviati agli utenti per invitarli a cessare le attività lesive del copyright, cui far seguire eventualmente una multa fino a 1.500 euro e il distacco della connessione dalla rete per almeno un mese.

 

Un modello verso cui il neopresidente francese François Hollande ha mostrato da subito la sua contrarietà (Leggi Articolo Key4biz), propendendo invece per un sistema che miri a colpire i provider e i siti che traggono profitto dalla pirateria, piuttosto che il singolo utente internet.