Antitrust: presunto cartello lettori Cd-Dvd. La Ue apre procedura contro 13 società

di Raffaella Natale |

Bruxelles sospetta che queste aziende abbiano manipolato le procedure delle gare per almeno 5 anni.

Unione Europea


CD

La Commissione Ue ha avviato la procedura di infrazione preliminare contro 13 fornitori di lettori di dischi ottici dello Spazio economico europeo (SEE) che avrebbero violato le norme antitrust della Ue, costituendo un cartello mondiale.

I lettori di dischi ottici consentono di leggere o registrare dati su Cd o Dvd. La Commissione teme che questi fornitori si siano accordati per le gare indette dai due maggiori produttori riguardanti i lettori di dischi per pc (desktop e notebook) e server.

 

Bruxelles sospetta che queste aziende abbiano manipolato le procedure di gara per almeno 5 anni, commettendo una delle infrazioni più gravi previste dalle disposizioni Ue in materia di concorrenza. L’invio di una lettera di obiezioni, tuttavia, non pregiudica l’esito delle indagini.

Se questa condotta fosse confermata potrebbe, in ultima analisi, aver danneggiato i clienti che hanno comprato lettori di dischi ottici fabbricati dalle aziende coinvolte.

 

La Ue non ha rivelato i nomi delle società interessate dalla procedura.

 

La lettera di obiezioni è una tappa formale delle indagini condotte dalla Commissione in caso di presunte infrazioni delle regole Ue che vietano i cartelli e le pratiche commerciali restrittive (Articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e Articolo 53 dell’Accordo sullo Spazio economico europeo).

La Commissione informa per iscritto le parti coinvolte delle proprie obiezioni e queste ultime possono esaminare i documenti della pratica, rispondere (sempre per iscritto) e chiedere d’essere sentiti per illustrare le proprie argomentazioni davanti ai rappresentanti della Commissione e delle Autorità antitrust nazionali.

 

La durata delle indagini dipende dalla complessità del dossier, dal numero di mercati e aziende coinvolti, ma anche dal grado di collaborazione di queste ultime con gli uffici della Commissione.

 

Se la Commissione, una volta che le parti hanno esercitato il loro diritto di difesa, accerta che c’è stata infrazione, può pubblicare una decisione che vieta il comportamento in causa e infliggere una multa che può ammontare fino al 10% del fatturato annuo mondiale delle aziende coinvolte.

Ciò non pregiudica la possibilità che hanno le aziende di beneficiare di un’immunità totale, se per prime forniscono informazioni su un cartello, o di una riduzione della multa se forniscono elementi di prova, che costituiscono un valore aggiunto significativo conformemente alla Leniency Notice della Commissione.