Fibra ottica. Franco Bassanini: ‘Telecom Italia non può farcela da sola, bisogna co-investire’

di Alessandra Talarico |

Per il presidente della CDP, si potrebbe anche arrivare alla creazione di una società della rete come nel settore del gas, con un operatore ‘terzo’ rispetto alle telco e la partecipazione della Cassa depositi e Prestiti o del Fondo Strategico Italiano.

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Franco Bassanini

Come per la rete di distribuzione del gas, anche per le telecomunicazioni potrebbero esserci evoluzioni che potrebbero portare “a un unbundling societario che faccia nascere un operatore di rete terzo rispetto agli operatori dei servizi di tlc con una partecipazione, come socio finanziario, della Cdp o del Fondo Strategico Italiano”. Lo ha affermato presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, intervenendo al convegno “Smart specialized strategy: 7 azioni chiave per attuare l’agenda digitale, le proposte Glocus”, organizzato dal think tank Glocus, presieduto da Linda Lanzillotta.

 

Bassanini ha sottolineato le difficoltà dell’ex monopolista Telecom Italia a finanziare “piani aggressivi” per la realizzazione della rete in fibra ottica, sia per responsabilità attribuibili alle precedenti gestioni, sia perchè “ha un indebitamento consistente per passati leveraged buyout” e inoltre deve far fronte alla sempre più agguerrita concorrenza nel settore in cui opera, sia in Italia che in Brasile.

 

Proprio per questi motivi, è difficile che l’accelerazione dell’infrastruttura della rete della banda larga “possa venire da Telecom Italia”: bisognerebbe quindi puntare sul co-investimento’, su una strategia sinergica, che metta insieme la rete di Telecom Italia, che ha anche un suo piano di investimento nelle NGN, Metroweb e il Fondo Strategico Italiano.  

Bassanini è parte in causa non solo in quanto presidente della CDP, ma anche perchè presiede Metroweb, società anch’essa impegnata nella realizzazione di una rete in fibra ottica in 30 città italiane.

Nel progetto, Metroweb ha anticipato investimenti per 4,5 miliardi di euro ma ha anche ottenuto un finanziamento da 500 milioni di euro dalla CDP attraverso  il Fondo Strategico Italiano. Le due società hanno spesso manifestato l’intenzione di trovare sinergie tra i rispettivi progetti per evitare la duplicazione dell’infrastruttura e la CDP si è detta pronta a investire in tutti i progetti delle società interessate a investire nella rete di nuova generazione (Leggi articolo Key4biz), purchè si tratti di interventi con un ritorno economico certo.

 

Sull’eventuale creazione di una società della rete, tuttavia, Bassanini ha preferito non esporsi, limitandosi a spiegare che “è un tema all’ordine del giorno”.