Musica e web search: Google incentiva la pirateria fornendo i link a siti illegali. La Corte di cassazione francese dà ragione ai produttori

di Raffaella Natale |

Grande vittoria dello Snep, nella battaglia internazionale degli artisti e delle etichette contro il motore di ricerca più potente del mondo, che indirizza gli utenti anche verso piattaforme di downloading illegale.

Francia


Google

Google indirizza le ricerche degli utenti verso siti che offrono servizi di downloading illegale di musica?

Sì, secondo  la Corte di Cassazione francese, che nella causa Snep contro Google France e Google Inc. ha dato ragione al Sindcato dei produttori di musica.

Nel mirino l’applicazione ‘Google Suggest‘ e più in generale il sistema di logoritmi che quando un utente effettua delle ricerche, per nome d’album e artista, fornisce un lungo elenco di siti pirata.

 

Sulla base dell’articolo L.336-2 del Codice sulla proprietà intellettuale, lo Snep aveva quindi chiesto al giudice di intimare a Google di intervenire, per evitare che nelle query comparissero i link a piattaforme illegali.

La Corte d’appello aveva respinto la domanda dello Snep, sostenendo che i suggerimenti di tali siti nei risultati di ricerca non rappresentavano di per sè una violazione del diritto d’autore.

 

Ma adesso la Corte di cassazione ha annullato quella decisione, ritenendo invecce che tali suggerimenti forniti da Goole nelle query violano i diritti dei produttori e che l’intervento sollecitato  dallo Snep era atto proprio a prevenire o a far cessare, anche solo parzialmente, tali attacchi.

 

Per David El Sayegh, direttore generale dello Snep, “Questa decisione di principio, che è la prima ad essere presa in Francia, dimostra la necessità che i motori di ricerca vengano coinvolti nella regolazione di internet”.