Agcom: via libera dalla Camera alla nomina di Angelo Marcello Cardani

di Alessandra Talarico |

Nel suo settennato alla guida dell’Autorità, Cardani sarà affiancato dai 4 consiglieri espressi da Montecitorio e da Palazzo Madama: Maurizio Dècina, Antonio Martusciello, Francesco Posteraro e Antonio Preto.

Italia


Angelo Cardani

La Commissione Trasporti della Camera ha dato il via libera, con 36 voti favorevoli, tre contrari e un astenuto, alla nomina di Angelo Marcello Cardani alla presidenza dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Domani sarà la volta del Senato, dove Cardani sarà audito nel pomeriggio e, quindi, spetterà al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, apporre la sua firma sul decreto di nomina.

 

Nel suo settennato alla guida dell’Autorità, Cardani sarà affiancato dai 4 consiglieri espressi da Montecitorio e da Palazzo Madama: Maurizio Dècina, Antonio Martusciello, Francesco Posteraro e Antonio Preto.

 

Diverse le decisioni importanti che la nuova autorità dovrà prendere: dalle regole sull’informazione in vista delle prossime elezioni alla dibattuta questione dell’asta delle frequenze Tv, senza tralasciare il Regolamento sul diritto d’autore online, la definizione di posizioni dominanti sul mercato televisivo e il tema urgente dello sviluppo dell’infrastruttura a banda larga di nuova generazione.

 

In audizione alla Camera, la scorsa settimana, Cardani ha fatto il punto sulle sfide che il sistema-Paese deve affrontare per recuperare il ritardo nella digitalizzazione.

 

L’Italia secondo Cardani, ha un “enorme potenziale di crescita”, anche “maggiore che altrove proprio perché siamo più indietro”, ma trova sulla via della digitalizzazione diversi ostacoli, innanzitutto per le sue caratteristiche orografiche molto complesse.

Cardani ha inoltre sottolineato come per far progredire il paese in ambito digitale sia necessario prendere l’Unione Europa come “punto di riferimento” ma sia anche essenziale  “una forte cooperazione fra regolatore e legislatore per trovare soluzioni congrue”.

 

“La norma – ha detto – deve favorire e rendere possibile il cambiamento, il regolatore deve far sì che avvenga nel modo più efficiente possibile”. Altrettanto forte, per Cardani, deve essere “la cooperazione fra Agcom, CoReCom e Autorità Antitrust”.

 

Riguardo la questione delle frequenze tv ha affermato che “i tempi sono drammaticamente stretti”.