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Microsoft: accordo fatto per acquisire Yammer, ma smentiti i rumors sul prossimo lancio di un proprio smartphone

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Una conferma e una smentita arrivano da Microsoft: la prima riguarda l’acquisto di Yammer per 1,2 miliardi; la seconda si riferisce ai rumors sulla prossima realizzazione ‘in casa’ di uno smartphone. Il tutto mentre è attesa per domani la decisione della Corte di Giustizia Ue sul ricorso presentato da Redmond per ottenere l’annullamento della multa da 899 milioni di euro inflitta dalla Commissione per non avere reso disponibile alle imprese interessate la documentazione tecnica contenente informazioni sull’interoperabilità a condizioni ragionevoli e non discriminatorie, come stabilito dalla decisione della Commissione 24 marzo 2004.

 

Le indiscrezioni sull’interessamento di Microsoft a Yammer circolavano da un po’ (Leggi articolo Key4biz): ieri la società ha confermato di essere giunta a un accordo per l’acquisizione del social network specializzato per le imprese.

Yammer sarà accorpato alla divisione Office – di cui è responsabile Kurt DelBene – e continuerà a essere guidato dall’attuale Ceo David Sacks e sviluppato come un  prodotto a se stante.

Il social network, fondato nel 2008, conta circa 5 milioni di utenti corporate, utilizzato dall’85% dei dipendenti delle aziende incluse in Fortune 500, la lista annuale compilata e pubblicata dalla rivista Fortune che classifica le 500 maggiori imprese statunitensi. Lo scorso febbraio, nel 5° round di finanziamenti, ha raccolto 85 milioni di dollari raggiungendo una valutazione implicita di 600 milioni di dollari, la metà di quanto è stato pagato da Microsoft.

L’accordo è soggetto all’approvazione dei regolatori e non è ancora stata ufficializzata la tempistica di chiusura.

 

Dopo la conferma del deal con Yammer, Microsoft ha però smentito le indiscrezioni che la vorrebbero prossima a produrre un proprio smartphone, dopo il lancio dei tablet Surface.

A negare questa possibilità è stato Greg Sullivan, senior marketing manager per Windows Phone: “Abbiamo un forte ecosistema di partner di cui siamo molto soddisfatti”, ha affermato, riferendosi a HTC, Nokia, Samsung e Huawei.

 

Nel frattempo, la società attende per domani il verdetto della Corte di Giustizia Ue sull’annullamento della sanzione da 899 milioni di euro, la maggiore mai inflitta dall’Antitrust europeo dopo quella da 1,06 miliardi a Intel e la prima comminata a una società per non aver rispettato un ordine della Commissione.

 

Nel 2009 la società ha chiuso un accordo con la Commissione impegnandosi a fornire per cinque anni, attraverso il meccanismo di update di Windows, una “screen choice” per permettere agli utenti di Windows Xp, Windows Vista e Windows 7 di scegliere quale browser vogliono installare o aggiungere a internet Explorer.   

Ora, Microsoft è dall’altro lato della barricata, nella parte dell’accusatore nei confronti di Google, che con le sue pratiche commerciali ostacolerebbe i motori di ricerca concorrenti per controllare in maniera esclusiva sia l’online search che la pubblicità a essa collegata.

Microsoft, insieme a Apple, è contrapposta anche a Motorola Mobility, appena acquisita da Google, accusata di aver usato in modo abusivo, in violazione degli impegni presi, alcuni dei suoi brevetti allo scopo di falsare la concorrenza sul mercato interno, in violazione delle norme antitrust della Ue.

Condotta attraverso la quale Motorola avrebbe tentato di bloccare le vendite dei computer basati su Windows e della console Xbox.

In risposta, Google ha sporto denuncia alla Ue sostenendo che Microsoft e Nokia si sono accordate illecitamente per utilizzare i loro brevetti col fine di ostacolare i rivali.

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