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Sony salva Olympus? Secondo fonti sarebbe pronta a investire 50 mld di yen per entrare nel capitale

Giappone


La giapponese Sony salverà la connazionale Olympus, travolta dallo scandalo per falso in bilancio, iniettando nel capitale 50 miliardi di yen (500 milioni di euro), secondo quanto riportano alcune fonti vicine al dossier.

Per la Tv NHK e il quotidiano finanziario Nikkei, l’operazione farà di Sony il primo azionista del produttore giapponese di fotocamere digitali e strumenti di precisione, con una partecipazione del 10% circa.

Le trattative sono ancora in corso e la chiusura dell’accordo potrebbe essere finalizzata a luglio.

 

Ricordiamo che gli ultimi cinque esercizi finanziari di Olympus sono stati corretti, scoprendo un buco di 1,1 miliardo di dollari (845 milioni di euro).

 

Sony e Olympus metterebbero insieme il know-how nel campo ottico e medico in modo da rafforzare la posizione dominante di quest’ultimo sul mercato mondiale degli endoscopi, dove è leader con una quota del 70%. Importanti anche le economie di scala che si realizzerebbero nel settore delle fotocamere.

 

La notizia, smentita da Olympus il quale ha dichiarato che “al momento non è stato deciso nulla”, ha fatto lievitare tuttavia il titolo delle due società sulla Borsa di Tokyo. Sony registrava un aumento del 3,36% a 1.138 yen e Olympus +1,53% a 1.188 yen.

 

Per compensare il calo delle vendite nell’elettronica di largo consumo, per via di una concorrenza sempre più agguerrita, Sony intende ampliare le proprie attività nel campo medicale, applicando a ricerca, diagnosi e trattamento le tecnologie inizialmente sviluppate per l’entertainment.

Nel 2010, ha infatti acquistato la società americana iCyt, specializzata in cytometry, che gli ha consentito di entrare su questo mercato.

 

A prossima settimana poi, Sony dovrebbe annunciare la partnership con Panasonic  per la produzione di schermi OLED (Leggi Articolo Key4biz).

Le due azienda stanno tentando di sviluppare una tecnologia low-cost per fronteggiare meglio i competitor sudcoreani come Samsung Electronics e LG Electronics.

Le compagnie giapponesi hanno dominato il mercato mondiale dei televisori negli ’80 e ’90. Successivamente hanno sofferto l’avanzata dei rivali della Corea del Sud e il calo della domanda.

I televisori OLED, che consumano meno elettricità e offrono una migliore qualità dell’immagine, sono considerati i successori degli LCD.

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