Fibra ottica, Corrado Passera: ‘Investimenti Telecom Italia e Metroweb nella giusta direzione, ma serve maggiore sinergia’

di Raffaella Natale |

Per il Ministro, grazie ai 700 milioni di euro di fondi europei verrà azzerato il digital divide.

Italia


Corrado Passera

Vanno nella ‘giusta direzione’ gli investimenti annunciati da Telecom Italia e Metroweb per le reti NGN. Ne è convinto il Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in audizione presso la Commissione Trasporti della Camera. “Vedo con favore – ha detto Passera – ogni investimento che permetta lo sviluppo dell’infrastruttura: sia quelli annunciati da Telecom che quelli di altri, come Metroweb, vanno nella giusta direzione. Ma è auspicabile – ha detto – che ci sia la massima sinergia tra questi investimenti“.

“E’ chiaro che sarebbe sprecato fare duplicazioni di reti, però, ci deve essere largo spazio all’iniziativa di mercato, in concorrenza: questo è inevitabile”.

Il Ministro ha poi auspicato che “taluni investimenti di base possano essere messi ad uso comune“, ma ha aggiunto che “non possiamo chiedere a Cdp di intervenire in aree a fallimento di mercato, perché sarebbe fuori dalla sua logica di gestione”.

 

Passera è anche convinto che, grazie ai 700 milioni di euro di fondi europei, verrà azzerato il digital divide. Il Ministro ha sottolineato come al momento “la copertura del servizio banda larga in Italia, come in altre zone d’Europa, non è uniforme”.

Tuttavia “l’Italia ce la farà” a dotarsi di una copertura broadband su tutto il territorio “in tanti modi, facendo giocare le diverse tecnologie” (fibra, fibra più rame, mobile) e i diversi soggetti interessati.

 

Di crescita e occupazione ha poi parlato il responsabile del Dicastero dello Sviluppo economico all’assemblea di Confcommercio: nei sei mesi che il governo ha davanti si impegnerà “al massimo” in questa “sfida”.

“Sono passati solo sei mesi da quando ci è stato dato questo incaricoha sottolineato Passera – di cose ne sono state fatte. Dobbiamo usare al massimo i sei mesi che abbiamo davanti, perché le cose si possano toccare fino in fondo, dobbiamo impegnarci perché la sfida più importante è quella della crescita e dell’occupazione”.

 

Argomenti centrali del Decreto Sviluppo che il 15 giugno ha ricevuto il via libera dal Governo (Leggi Articolo Key4biz).

 

Un pacchetto di 61 articoli che avvia misure urgenti e strutturali per realizzare una parte ulteriore dell’Agenda per la Crescita sostenibile che – fin dal suo insediamento – il Governo sta attuando attraverso molte proposte normative già approvate dal Parlamento e altre in corso di valutazione.

 

Il provvedimento punta ad attivare molteplici leve necessarie per stimolare il rafforzamento della competitività, la ripresa della domanda, lo stimolo al dinamismo imprenditoriale: dall’attrazione di capitali privati all’accelerazione e semplificazione delle procedure per recuperare il ritardo infrastrutturale accumulato.

Dal rilancio dei settori dell’edilizia e delle costruzioni alle misure per lo sviluppo dei porti; dalla costituzione del Fondo per la Crescita Sostenibile al credito d’imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato.

E ancora, dall’introduzione di nuovi strumenti di finanziamento e accesso al credito per le imprese alle misure volte a facilitare la risoluzione in continuità delle crisi aziendali, dalle misure per il sostegno all’internazionalizzazione e alla realizzazione delle infrastrutture energetiche, ai provvedimenti per ridurre i tempi della giustizia civile.

 

All’assemblea di Confcommercio, Passera ha anche parlato della necessità di altri interventi per semplificare la PA.

“Il problema dei problemi in Italia é la lentezza, la pesantezza, l’incertezza, per non parlare della corruzione che si annida dove i processi non sono chiari“, ha commentato, per poi ribadire che si faranno “altri decreti sulle semplificazioni” e che in questa direzione si sta lavorando anche con le altre associazioni.

Sul tema dell’eccessiva pressione fiscale a fronte di una evasione stimata in 120-150 miliardi l’anno, il ministro condivide la posizione del presidente di Confcommercio che auspica un forte impegno contro l’evasione.