YouTube a pagamento? La società ci sta pensando. Per il CEO Salar Kamangar, ‘Buona opportunità per le Tv via cavo’

di Raffaella Natale |

La prima piattaforma mondiale di video-sharing ancora alla ricerca di un valido modello di business che gli permetta di generare revenue e attirare gli inserzionisti.

Stati Uniti


Salar Kamangar

YouTube potrebbe lanciare molto presto negli Stati Uniti un’offerta a pagamento per alcuni contenuti video. Il servizio, come ha spiegato il CEO Salar Kamangar, permetterebbe, per esempio, alle piccole Tv via cavo di spostarsi sul web ed essere disponibili anche al di fuori della piattaforma che li ospita, dietro pagamento di un abbonamento.

 

Ricordiamo che recentemente il Dipartimento di Giustizia USA ha avviato un’indagine al fine di determinare se i distributori di Tv via cavo ostacolano il decollo del nascente mercato dei video online.

 

La controllata di Google sta anche valutando l”opportunità di far pagare alcuni programmi originali che distribuisce sui propri canali (“Offbeat Spaces”, “I live with my mom”…).

 

“Al momento non abbiamo niente da annunciare“, ha detto il CEO, ammettendo però che la società sta considerando quella che potrebbe essere una buona opportunità sia per i creatori di contenuti che per chi non è ancora presente su YouTube.

 

La piattaforma di Google è la prima al mondo per il video-sharing con 4 miliardi di video guardati in streaming ogni giorno. Il gruppo sta cercando da tempo di recuperare i grossi investimenti effettuati proprio per rilanciare l’offerta di YouTube e attirare un maggior numero di inserzionisti, restii a investire in contenuti troppo amatoriali.

Lo scorso anno, secondo alcuni analisti, la piattaforma avrebbe generato 2-3 miliardi di revenue. Il mese scorso, il sito ha presentato agli esperti newyorchesi della pubblicità un nuovo concetto: un centinaio di canali tematici di qualità ‘professionale’, prodotti da studios di produzione.

Questi canali offriranno agli utenti appuntamenti a intervalli regolari. Alcuni sono già online, la maggior parte sono, invece, ancora in fase di lancio. Per sviluppare questo nuovo bouquet, YouTube ha deciso di investire almeno 100 milioni di dollari (Leggi Articolo Key4biz).

I partners di YouTube arricchiranno questi canali con contenuti esclusivi, allo stesso di modo di come avviene per la televisione tradizionale (Leggi Articolo Key4biz).

In cambio riceveranno parte delle entrate pubblicitarie generate. Una volta online, le trasmissioni resteranno disponibili come tutti i video di YouTube, per contribuire a costruire nel tempo un’audience intorno a questi contenuti.

Con questo nuovo bouquet, YouTube conferma il proprio interesse per la televisione. Il sito di streaming va quindi a posizionarsi in diretta concorrenza con l’industria americana dell’entertainment, con l’obiettivo di costituire un’offerta completa di canali online che spaziano dallo sport ai documentari, all’attualità, all’informazione.   

Un bel portfolio di contenuti che potrà costituire una solida base per la Google Tv che verrà.