Decreto Sviluppo: Corrado Passera non demorde. I due provvedimenti forse nel CDM di venerdì

di Raffaella Natale |

Il Ministro dello Sviluppo economico ha assicurato: ‘Stiamo lavorando ancora sul recupero delle risorse necessarie, vi assicuro che le troveremo’.

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Corrado Passera

Forse già venerdì in Consiglio dei Ministri potrebbe tornare il Decreto Sviluppo, bloccato la scorsa settimana per ‘mancanza di fondi’.

Una decisione che aveva fatto alterare non poco il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera (Leggi Articolo Key4biz). Alcuni giornali avevano scritto di uno scontro diretto con il Viceministro all’Economia, Vittorio Grilli, che aveva però smentito, parlando di ricostruzioni dei fatti ‘meramente giornalistiche’ prive di alcun fondamento.

Resta però che il 7 giugno, i due testi predisposti dal Ministro Passera non erano all’ordine del giorno del CDM, perché secondo gli uffici della Ragioneria di Stato non ci sarebbero risorse disponibili.

Tutti i provvedimenti necessiterebbero, infatti, di almeno 2 miliardi e mezzo di euro e dopo il terremoto in Emilia-Romagna è ancora più difficile reperire risorse. Nel mirino sono finiti passaggi chiave come il maxi incentivo da 600 milioni per le aziende che investono in ricerca. 

 

Passera dal canto suo aveva cercato di calmare le acque, invitando alla collaborazione: “E’ indubbio che viviamo un momento molto difficile in cui le risorse sono scarse, ma solo lavorando insieme possiamo realizzare l’Agenda per la crescita”.

 

Un invito probabilmente raccolto, visto che nel prossimo CDM, fissato per venerdì 15 giugno, si potrebbe finalmente parlare dei due provvedimenti.

C’è stato, infatti, il tempo per affinare le misure contenute nel decreto, che nell’ultima bozza circolata mette insieme strumenti per sostenere l’occupazione e la crescita e norme per il rilancio delle infrastrutture.

 

 

Il governo ha pronto un provvedimento che “interviene in molti punti dell’agenda per la crescita“, ha detto oggi il Ministro, parlando alla presentazione del rapporto annuale dell’Enac aggiungendo: ‘Speriamo di poterlo presentare molto prossimamente’.

Il ministro, poi, incalzato dai giornalisti sulla possibile presentazione del provvedimento per questa settimana, si è limitato a rispondere affermando che: “E’ pronto’.

 

Il nodo delle coperture al quale stanno lavorando i tecnici di Via Molise e quelli del Tesoro potrebbe essere risolto. A quanto si apprende, la copertura potrebbe arrivare da un diverso regime di tassazione per le polizze emesse dalle compagnie assicurative estere che operano in Italia equiparandole a quelle italiane. I tecnici tuttavia stanno continuando a lavorare ancora in queste ore.

A riguardo è stato proprio Passera a dare rassicurazioni: “Stiamo lavorando ancora sul recupero delle risorse necessarie, vi assicuro che le troveremo”.

 

La bozza del Decreto Sviluppo, 47 pagine e 37 articoli, prevede all’articolo 1 la nascita del ‘Fondo per la crescita sostenibile‘ con cui si riordina il sistema degli incentivi e si abrogano 43 norme che, dal 1954 in poi, hanno istituito i vari aiuti alle imprese.

Il Fondo, si legge nella bozza, è destinato “al finanziamento di programmi e interventi con un impatto significativo in ambito nazionale sulla competitività”.

Vengono individuati tre filoni: la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo; il rafforzamento della struttura produttiva, in particolare del Mezzogiorno, il riutilizzo di impianti produttivi e il rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa di rilevanza nazionale tramite la sottoscrizione di accordi di programma.

 

Sottolineata anche la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero. Oltre che a tutte le imprese sarà concesso un contributo sotto forma di credito d’imposta del 35% (con un limite massimo pari a 200mila euro ad impresa) del costo aziendale sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato di personale qualificato.