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Pubblicità: mercato in calo per tutto il 2012. Sempre più aziende si rivolgono ai new media

Italia


L’economia mondiale ha registrato tra la fine del 2011 e i primi mesi del 2012 una contrazione. Una nuova ondata di crisi ha coinvolto l’Europa. La precaria situazione politico-economica di Spagna e Italia e la crisi della Grecia, stanno mettendo a dura prova la stabilità dell’Unione Europea. Anche le economie emergenti, in uno scenario così precario, non sono immuni da possibili contagi. In leggera ripresa invece gli Stati Uniti, dove negli ultimi mesi l’amministrazione Obama sta lavorando per rilanciare il mercato del lavoro, sperando di risollevare i consensi in vista delle prossime elezioni.

 

E’ quanto emerge dal Nielsen Economic and Media Outlook , il report semestrale nel quale Nielsen fornisce le previsioni sul mercato pubblicitario per mezzo e per settore, che sarà disponibile dalla seconda settimana di giugno.

Oltre al mercato dell’advertising, nel Report sono presenti anche dati, insights e approfondimenti sull’andamento dell’economia in Italia e nei principali Paesi del mondo, e sulle tendenze nel mondo dei media.

 

Per quanto riguarda il mondo dei media, lo scenario è ancora in fermento. L’innovazione tecnologica, la moltitudine di connected device disponibili e l’evoluzione del panorama distributivo dei media, hanno determinato un aumento di consumo dei media stessi attraverso più schermi differenti, ovunque ci si trovi: a casa, al lavoro o per strada. Per comprendere come i consumatori nel mondo stanno rispondendo alla grande frammentazione di questo mercato, Nielsen ha realizzato una survey globale sui consumatori online per capire il loro utilizzo dei multiscreen media, il possesso e l’intenzione d’acquisto di device.

Anche nel nostro Paese i device web-based stanno diffondendosi tra i consumatori, e attraverso Nielsen Mobile Report siamo in grado di stabilire quanti sono in circolazione, quali sono i sistemi operativi più diffusi e il target degli utilizzatori.

 

Il mercato dell’advertising, così come quello economico, registra un andamento negativo nei primi mesi del 2012. Gli effetti della crisi si abbattono infatti anche sulla spesa pubblicitaria, con aziende più timide nell’investire in comunicazione rispetto al passato. Nei primi tre mesi dell’anno si è assistito a un calo del 7,5% degli investimenti, che ha coinvolto trasversalmente quasi tutti i principali mezzi di comunicazione e settori merceologici.

 

La crescita dei media digitali in controtendenza rispetto all’andamento complessivo, mette in luce un nuovo approccio delle aziende italiane e non solo: cercare pianificazioni più articolate, utilizzando anche i new media, per ottenere risultati di comunicazione equivalenti mantenendo o addirittura riducendo i budget da investire.

Il 2012 secondo le previsioni Nielsen si concluderà con un risultato negativo per il mercato pubblicitario, per poi tornare a crescere nel 2013. (r.n.)

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